A partire dal 1° ottobre 2020, gli Uffici consolari nell’Unione Europea e in Gran Bretagna, Svizzera, Norvegia, Principato di Monaco, San Marino e Santa Sede – Città del Vaticano rilasciano la nuova Carta d’identità elettronica (CIE) in formato tessera che oltre a svolgere le stesse funzioni di quella cartacea consente di accedere ai servizi online della Pubblica Amministrazione italiana

La CIE viene rilasciata ai cittadini italiani regolarmente residenti all’estero registrati al consolato e iscritti nell’Anagrafe degli Italiani Residenti all’Estero (A.I.R.E.).

Il procedimento per il rilascio della CIE da parte degli uffici consolari è analogo a quello previsto per il rilascio del documento alle persone residenti in Italia e presuppone le verifiche dei dati anagrafici e del codice fiscale del richiedente.

Ai fini dell’emissione della CIE è quindi necessario possedere il codice fiscale italiano. In mancanza, il codice fiscale sarà attribuito dall’Agenzia delle Entrate tramite dell’Ufficio consolare preliminarmente al rilascio della CIE.

La richiesta della carta d’identità elettronica deve essere presentata utilizzando la piattaforma “Prenota online” o un diverso canale messo a disposizione dell’Ufficio consolare di riferimento, consultabile sul relativo sito internet.

Dal momento della richiesta alla data fissata per l’appuntamento trascorrono almeno 15 giorni, necessari per consentire all’ufficio consolare di effettuare il controllo dei dati anagrafici, risolvere eventuali disallineamenti e verificare che non sussistano cause ostative per motivi di sicurezza al rilascio del documento.

Il tempo che serve per svolgere i cosiddetti “accertamenti istruttori”: riconoscimento dell’identità, verifica dello stato di cittadinanza e controllo dell’eventuale esistenza di motivi ostativi al rilascio del passaporto.

All’appuntamento il richiedente dovrà presentarsi con i seguenti documenti:

1. La carta d’identità scaduta o un documento di riconoscimento ai sensi del D.P.R. 445/2000 come la patente di guida, etc. Se non si possiede altro documento di riconoscimento, occorre la presenza di due testimoni che non siano parenti dell’interessato.

2. Una fotografia biometrica, dello stesso tipo di quella utilizzata per il passaporto;

3. l’atto di assenso dell’altro genitore nel caso in cui il richiedente abbia figli minori di 18 anni;

4. l’atto di assenso di entrambi genitori nel caso in cui il richiedente sia un minore di 18 anni.

Ulteriori e più approfondite informazioni sono disponibili nei siti consolari, come quello del Consolato di Francoforte. (Vedi https://consfrancoforte.esteri.it/consolato_francoforte/it/i_servizi/per_i_cittadini/carte_ide/carte-ide.html) e Youtube: https://www.youtube.com/watch?v=6UAIEQQH6-c)

Il giorno dell’appuntamento l’impiegato consolare effettua il riconoscimento e la verifica della foto, acquisisce le impronte digitali e la firma che saranno registrate all’interno del microchip presente nella propria CIE. Al termine dell’acquisizione dei dati il Consolato invia la domanda al Ministero dell’Interno a Roma per la stampa della CIE e contemporaneamente rilascia al richiedente la ricevuta della richiesta della CIE, comprensiva del numero della pratica e della prima parte dei codici PIN/PUK associati alla seconda parte dei codici PIN e PUK che saranno inviati con la CIE.

La CIE viene poi stampata e spedita all’indirizzo di residenza o di recapito dichiarato dal richiedente, dall’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato, entro 15 giorni dalla data della richiesta inviata dal Consolato.

Il Comune di iscrizione AIRE dovrà provvedere, ove richiesto, ad effettuare controlli sui dati del cittadino e fornire, superati eventuali disallineamenti, il nulla osta al rilascio al Consolato richiedente.

Per agevolare ed accelerare le operazioni di verifica anagrafica, riportate nella circolare n. 11 del 16 ottobre 2019 del Ministero dell’Interno, sono stati attivati nuovi servizi informatici per i Consolati che consentono agli operatori di scambiare in via telematica i dati con i Comuni di iscrizione AIRE.

Pertanto non è comprensibile che si debba attendere 8 mesi per avere un appuntamento per la CIE, come avviene in vari consolati. In base ai dati forniti dall’Ambasciata nell’aprile di quest’anno, la media di attesa per prendere un appuntamento sul “Prenota online” è di circa 4 mesi. L’attesa minore è quella del Consolato di Hannover con 22 giorni e la peggiore quella di Francoforte con 225 giorni, pari a sette mesi e mezzo.

Al riguardo il Consolato di Francoforte ha comunicato che “per le CIE attualmente hanno 31 appuntamenti sul “Prenota-online” tutte le mattine più 24 appuntamenti aggiuntivi il mercoledì pomeriggio. A queste richieste di CIE tramite “Prenota-online” ed inviate in produzione si aggiungono tutte le CIE lavorate “fuori” il sistema del “Prenota-online”: minori di 12 anni che non sono obbligati alla firma e al rilievo delle impronte digitali, anziani che non possono spostarsi per problemi medici o deambulatori, comprovate urgenze per motivi sanitari o di viaggio, ecc. Nei primi 9 mesi dell’anno, il consolato a Francoforte ha emesso 5.357 CIE ed è stato il consolato ad emettere il maggior numero di CIE in tutta la rete consolare italiana.”

Ha inoltre comunicato che “all’ufficio carte di identità lavorano 5 persone” e “che una carta di identità ha un tempo medio di lavorazione di circa 50/60 minuti. Gli adempimenti a cui siamo chiamati non si limitano alla fase allo sportello, quella conosciuta dai connazionali. Vi sono tutta una serie di adempimenti e verifiche con varie amministrazioni (comuni, agenzia delle entrate, in alcuni casi questure, istanze per il giudice tutelare in caso di diniego di assenso, ecc.), nonché altri adempimenti (verifica del pagamento delle percezioni consolari, generazione e stampa della prima parte dei codici PIN e PUK, risposta via telefono e posta elettronica ai connazionali, invio di PEC ai Comuni e solleciti, ecc.) che vanno ben oltre la fase legata alla presenza del connazionale allo sportello”.

Ora, tenuto conto delle istruzioni operative del Ministero dell’Interno per l’emissione della Carta d’identità elettronica da parte dei Consolati, i tempi di lavorazione del Consolato dovrebbero essere nella media dai 15 ai 20 minuti per ogni CIE, così come avviene in Italia. Questi dati sono stati ripresi dalla rivista “Agenda digitale” a seguito di una indagine sui tempi di lavorazione delle CIE nei comuni italiani.

(Vedi https://www.agendadigitale.eu/cittadinanza-digitale/carte-didentita-elettronica-le-attese-nelle-principali-citta-per-averla/).

Inoltre, sulla base del numero di CIE rilasciate nei primi 9 mesi di quest’anno dal Consolato di Francoforte, 5.373, i tempi di lavorazione di ogni singola pratica si aggirano sui 74 minuti. Tempi ben più lunghi della media indicata dal Consolato e lunghissimi in confronto ai tempi di lavorazione dei comuni italiani.

Pertanto, se i tempi di lavorazione della CIE fossero nella media di 20 minuti per CIE, 10 minuti per la verifica dei dati prima dell’appuntamento e 10 minuti allo sportello durante l’appuntamento con la presenza del connazionale, la produzione giornaliera di 5 impiegati addetti per 7 ore di lavoro al giorno dovrebbe essere intorno alle 105 CIE, riducendo notevolmente i tempi di attesa degli appuntamenti del “Prenota online”, rilasciando la CIE entro termini più aderenti alla normativa sui tempi di rilascio di un massimo di 30 giorni e migliorando la produttività del servizio consolare in maniera veramente efficiente. Nell’arco di solo tre anni si arriverebbe al numero di CI rilasciate negli ultimi dieci anni, coprendo il fabbisogno dei cittadini residenti nella circoscrizione consolare.

Di fronte ad un documento che diventa in qualche modo “digitale”, il comune cittadino si aspetta che anche le procedure di richiesta, di lavorazione e di rilascio siano “adeguate” allo strumento, e quindi più flessibili, più semplificate, più veloci e più efficienti.

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