Console generale di Stoccarda Massimo Darchini

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Domenica 25 Giugno 2017 presso la Missione Cattolica Italiana di Pforrzheim, si è tenuta un’importante riunione ospitata in grande stile dai presuli guanelliani p.Wieslaw Baniak e p. Rocky e presieduta dal dott. Tommaso Conte presidente del Comites di Stoccarda e da un suo membro per Pforzheim Michele Bottazzo, da Tony Mazzaro responsabile dello Ial-Cisl Germania, dal Console Generale d’Italia in Stoccarda Dott. Massimo Darchini in carica da appena tre mesi e che in qualità di ospite ha colto l’occasione per presentarsi alla comunità italiana di Pforzheim.

La riunione doveva essere un’opportunità da parte dei membri di presentare i propri progetti e innovazioni soprattutto attraverso il mercato tecnologico, mentre da parte dei presenti di avere definitive risposte alle innumerevoli difficoltà che ancora oggi è costretta anche attraverso la “santa” burocrazia, a farci i conti. In parte così è stato, anche se in tanti sono rimasti con l’amaro in bocca per non avere avuto l’opportunità di parlare.

Diversi temi dell’incontro erano certo di primaria importanza come servizi consolari e intervento scolastico e altrettanti temi di ordinaria amministrazione ma, a giudizio di alcuni, pare essersi prolungati nel dare risposta a casi singoli non dando spazio alle concrete risposte che la collettività si aspettava invece di ricevere. Non sono mancati momenti di accesi dibattiti e diverbi tra le parti ma sempre e naturalmente tutto si è svolto in modo abbastanza contenuto e con toni pacati.

Gradita per la comunità del posto è stata la presenza di una personalità illustre del mondo parlamentare politico come l’onorevole Mario Caruso in partenza nuovamente per Roma e che ai nostri microfoni ha commentato così la sua presenza da cittadino pforzheimese:

“Non è stato uno sforzo venire oggi a questa riunione anzi, per me che da anni vivo in Germania a Pforzheim, non esserci sarebbe stato più fare un torto alla mia gente e alla mia appartenenza di pensiero. La nostra gente ha bisogno sempre di un certo tipo d’informazione che sia più un messaggio di farli sentire davvero in primo piano e non parlo solo degli italiani che vivono all’estero ma in generale, perché è quello che manca. Devo dirle che mi farebbe piacere poter condividere anche nel futuro queste iniziative e perché no, magari essere coinvolto fin dal primo momento e non arrivare a tempi quasi scaduti. Vent’anni di politica mi ha dato un forte segnale e dove io mi sono nutrito. Non c’è più bisogno per essere parlamentari confrontarti con il territorio e gli elettori. Sarebbe opportuno ritornare alla centrale di una politica dove, là dove si fanno le cose importanti, avere un qualcuno che ti rappresenta nelle opportuni sedi. Tutto questo è possibile solo se io conosco il mal di pancia e le gioie delle persone del posto. Io svolgo il mio lavoro con molta passione quello che ho fatto per tanti anni in Germania adesso lo faccio in Italia ma senza minimamente trascurare sia la Germania, dove ho le mie radici, sia in Europa. Con fierezza le dico che mi muovo e continuerò a girare come una trottola per il mio connazionale. Ciò mi da stimolo e sinergia alla mia persona. È la mia linfa quotidiana. Venire qua oggi quindi mi ha caricato senza dubbio per le altre quattro settimane e aperto alcuni aspetti che andrò sicuramente a difendere per questo gruppo e me ne farò carico mettendo a conoscenza anche il primo cittadino della circoscrizione e un rappresentante dello stato, il Console Dott. Massimo Darchini, che è la persona che in qualche modo nel bene e nel male deve salvaguardare la nostra comunità”.

“Per venticinque anni sono stato membro del consiglio generale degli italiani all’estero. È dal novantuno che sono nel COM.IT.ES. di Stoccarda e oggi ne sono il coordinatore e quindi mi sento di dire che un minimo di esperienza l’ho accumulata in tutti questi anni. In una riunione e assemblea ordinaria fatta specie fuori, dove non sai chi viene e cosa è chiesto, è chiaro che cerchi di dare dei tempi ordinati un po’ a tutti, altrimenti il concetto non va in porto”, si è espresso ai nostri microfoni dott. Tommaso Conte. “L’idea è di andare fuori, farci conoscere, di far sapere ai nostri connazionali che si può fare di più e che, se arriva l’informazione giusta, si può rendere la vita più facile nei rapporti con l’autorità consolare. Le dirò di più, noi stiamo facendo tutto uno studio sui servizi consolari in Germania e pensiamo addirittura ad ottobre, in occasione della riunione in ambasciata, di presentare un libro sui servizi consolari proprio per avere più o meno una uniformità per tutta la Germania e che mette in primo piano il nostro connazionale”.

“Vesto due ruoli molto importanti per la nostra collettività italiana, da un lato quello di essere consigliere della CGE Consiglio Generale degli Italiani all’estero e come espressione del comitato di coordinamento di riassunzione dei genitori del Baden-Württemberg, sono responsabile dell’Istituto IAL-CISL che gestisce oltre trecento corsi nella circoscrizione culturale di Stoccarda”, ci spiega Tony Mazzaro. “Quello che ho ascoltato oggi, più che essere delle problematiche sono prospettive e visioni che devono essere messi in campo. Tutto, per cercare di dare uno stimolo motivato ai bambini che crescono oggi sempre più con tante lingue e culture, diversamente dai bambini degli anni settanta ottanta e che oggi sono genitori che hanno contratto un matrimonio con altre persone di nazionalità diversa e che quindi in casa parlano già altre lingue. Il nostro intervento s’intensifica nell’aprire due direzioni, quella di cercare di rendere “l’italiano” una lingua d’incontro di cultura europea e quindi aperta a tutti; partendo dall’asilo alla scuola primaria, secondo di non dimenticare che i genitori italiani hanno il ruolo non solo di mantenere un radicamento verso la propria cultura e la lingua italiana ma, per non rischiare di renderli demotivati, devono in qualche modo sostenerli anche nella progressione dell’apprendimento. Siamo attivi nella Città di Stoccarda e nelle province di competenza degli uffici di scuola del Consolato Generale d’Italia di Stoccarda. Mentre in termini ristretti il mandato è stato dato allo IAL, per cui intervenendo fino al lago di Costanza è chiaro che noi abbiamo una grande responsabilità soprattutto per i bambini delle periferie che, come ho sempre sostenuto, hanno gli stessi diritti di chi vive nelle grandi Città”.

“Rappresentando il mio connazionale a Pforzheim mi sono sentito in dovere oggi di fare sentire attraverso la mia voce delle reali problematiche che la mia gente a Pforzheim ha. Mi scuso magari se forse la mia alzata involontaria di voce e uscita un po’ fuori tono”, ci dice Ignazio Minotta, “ma di certo se mi sono lasciato andare non è più tanto per l’emotività del mio carattere italo-siciliano ma maggiormente per le tante persone che ascolto ormai da tanti anni e che non trovano mai una giusta risposta. Pertanto questa mia voce è stata l’insieme della mia collettività. Sarebbe l’ora di trovare una definitiva soluzione alle loro problematiche intese non solo nei servizi consolari, per i nostri bambini nelle scuole, per la terza età, per i passaporti e per l’informazione giovanile”.

“Premesso che sono da appena tre mesi in carica a Stoccarda, mi sento di dire che più che essere attaccato, oggi ho trovato invece una comunità semplicemente desiderosa di essere guidata, aiutata, sostenuta e capita”, ci dice il Console Generale d’Italia in Stoccarda Dott. Massimo Darchini. “I connazionali hanno posto legittimamente una serie di quesiti talaltro alcuni molto concreti e nel limite possibile è stata data loro non solo una risposta ma anche un’opportunità, invitandoli a visionare i nostri siti istituzionali del Consolato Generale. C’è effettivamente un potenziale Handicap per determinate pratiche da sviluppare per la terza età ma in genere cerchiamo sempre di andare incontro anche a queste difficoltà. Invito pertanto chi può, come di solito faccio, a segnalarci tali casi specifici intesi come disabili e anziani. Se si tratta di un servizio consolare di cui hanno bisogno, cerchiamo senza dubbio di venirgli incontro e dare loro una mano. La mia presenza, se pur da ospite, è stata in realtà un’occasione per presentarmi di persona ai miei connazionali, farmi conoscere, ascoltare la mia gente, i loro progetti, le loro idee, le loro difficoltà, le loro problematiche. Insomma, fargli capire che ci sono e che possono contare su di me. Del resto, sempre nei limiti a me concessi, dare l’opportunità a chiunque, cercare di venire incontro alle esigenze e difficoltà dei nostri connazionali, migliorare se non proprio al massimo risolvere determinate situazioni etc., è la mia priorità. Il messaggio che desidero fare arrivare a tutti i nostri connazionali è di contattarci, per tutti i servizi che ritengono una necessità, attraverso le modalità tecnologiche messe a disposizione come internet o anche attraverso le Missioni Cattoliche Italiane del posto, le Associazioni, il Com.It.Es. e i parlamentari eletti all’estero. Cerchiamo, laddove è possibile, di migliorare e rendere più efficaci i nostri servizi e per la nostra collettività italiana in Germania”, conclude il console Darchini.