Compirà 47 anni il 12 novembre prossimo. È fiorentino DOC. E come tale, nonostante che la vita diplomatica da 20 anni lo porti in giro per il mondo – Abuja (Nigeria), Recife (Brasile), Tripoli (Libia) ed ultimamente Bruxelles (Belgio) – è calcisticamente molto attaccato ai grandi viola: Albertosi, Toldo, Antognoni, Baggio, Batistuta, Luca Toni e allo stoccardese Mario Gomez che nello scorso mese di luglio ha attaccato per sempre i suoi scarpini al classico chiodo.
Il 10 settembre Lagi si è insediato a Stoccarda per assumere la leva di comando del più grande consolato in Europa per la presenza di oltre 200mila connazionali.
La molteplicità delle questioni da affrontare ed i servizi da erogare quotidianamente fanno di Stoccarda una sede consolare poco ambita.

Per il giovane volitivo diplomatico, Stoccarda costituisce non solo una sfida ma anche una grande opportunità di crescita professionale, umana e culturale:

Sin dal mio ingresso alla Farnesina, quasi 20 anni fa, ho sempre cercato di cogliere uno degli aspetti per me più affascinanti di questa bellissima carriera: la straordinaria varietà di modi attraverso i quali si è chiamati a servire il nostro Paese e i connazionali attraverso il dialogo e i rapporti interpersonali, sia in termini di funzioni da svolgere e di settori da gestire, sia in termini geografici, culturali, sociali. A questa altezza della mia carriera ho ritenuto opportuno pormi una “sfida” professionale come quella rappresentata da un grande Consolato Generale in Europa, mettendomi al servizio di un’ampia comunità di connazionali. Mi sono quindi candidato per il Consolato Generale di Stoccarda e eccomi qui. Peraltro, il mio predecessore, Massimo Darchini, ha fatto un ottimo lavoro e ho quindi una base molto solida su cui operare. Inoltre, non sono solo in questa esperienza: ho una squadra di collaboratori molto competenti e dedicati e ho stretti e proficui rapporti con i colleghi della rete consolare in Germania. La nostra Ambasciata a Berlino è molto presente e attenta alle necessità della più grande collettività italiana nel Paese e i nostri contatti sono quotidiani. In queste prime settimane da Console Generale ho potuto iniziare ad apprezzare quanto vivace e variegata sia effettivamente la comunità italiana nella circoscrizione consolare. Francamente, io vedo ciò come un motivo di grande orgoglio, più che come una criticità, considerando il grande contributo che la nostra collettività fornisce alla ricchezza economica e culturale di questo Land. Essa può contare sul mio impegno e la mia disponibilità a lavorare insieme per migliorare i servizi consolari. Per questo, conto molto sul Comites, che è molto attivo e propositivo e con il quale si è instaurato sin dall’inizio un dialogo costante, franco e intenso.

Il Suo insediamento a Stoccarda coincide con l’introduzione dell’emissione della Carta d’identità elettronica e questo in un momento particolarmente difficile a causa della pandemia. Quali sono le criticità emergenti e quali le soluzioni?.

Stiamo terminando in questi giorni la fase di sperimentazione, durante la quale abbiamo “preso le misure” del nuovo sistema e delle procedure e contiamo di andare presto a regime. Certo la situazione del COVID non aiuta affatto. Le prime date disponibili per gli appuntamenti, ad oggi, sono agli inizi di febbraio. Detto questo, il Consolato non ha mai smesso e non smetterà di considerare situazioni particolari, come ad esempio casi urgenza/emergenza per motivi comprovati o di connazionali con specifiche difficoltà. Quanto ai consigli, il principale è quello di richiedere il rinnovo della carta d’identità in tempo utile, evitando di farlo solo dopo la sua scadenza, tanto più in un Paese come la Germania, dove sussiste l’obbligo di identificarsi (“Ausweispflicht”). A tal proposito ricordo che si può richiedere il rinnovo della carta sin da 6 mesi prima della sua scadenza, un tempo sufficientemente ampio per evitare situazioni di urgenza. I connazionali hanno così tutto il tempo per fissare un appuntamento e dunque vi è tutto il tempo per i connazionali. In un mondo ideale, dunque, se la richiesta fosse fatta in tempo utile i casi di urgenza sarebbero molto limitati, con conseguente relativa facilità di gestirli. Ricordo poi che a causa della pandemia è stato deciso che i documenti di identità scaduti saranno considerati validi fino al 31 dicembre 2020, solo per fini di riconoscimento e non di viaggio. Un altro consiglio che mi sento di dare caldamente è di consultare il sito del Consolato Generale (https://consstoccarda.esteri.it/consolato_stoccarda/it/) quando si intende richiedere un servizio, per ottenere informazioni relative alla documentazione necessaria da presentare. Ciò al fine di evitare di arrivare al giorno dell’appuntamento senza tutte le carte in regola, una situazione che crea ritardi, disagi e spesso anche la necessità di ritornare. Il personale comunque si adopera al meglio per risolvere anche questi casi, nei limiti del possibile. Siamo ovviamente a disposizione per rispondere per posta elettronica ai quesiti specifici dei connazionali (e diamo decine di risposte ogni giorno).

Fra le impellenti richieste del locale Comites ne spiccano due: servizio all’utenza con e senza prenotazione online; mantenimento di una presenza mensile del servizio consolare a Mannheim. È riuscito in questo Suo primo periodo a soddisfare le richieste?

Come detto, il sistema prenota online continuerà ad essere lo strumento principale degli utenti per fissare gli appuntamenti per ottenere i servizi richiesti, tanto più che nell’attuale situazione causata dalla pandemia si rende necessario limitare al massimo le presenze in Consolato, a tutela della salute di tutti. Ripeto però, che si continueranno a valutare con la massima disponibilità e attenzione situazioni specifiche comprovabili come urgenti o particolarmente delicate. Quanto al servizio consolare periodico effettuato a Mannheim (il primo appuntamento della mia gestione è il 10 novembre), esso dipenderà molto dall’evoluzione della pandemia, che non è dato prevedere.

Nella Sua Circoscrizione consolare una delle più importanti ed onerose attività dello Stato italiano è la diffusione dell’insegnamento dell’italiano nelle scuole locali. In servizio vi sono una ventina di insegnanti ministeriali ed una cinquantina dell’ente promotore IAL-CISL Germania. Qual è la situazione oggi alla luce del riacutizzarsi della pandemia?

La situazione è molto fluida e, purtroppo, non se ne vede ancora la fine. È importante rispettare ed adeguarsi alla normativa federale e del Land in materia di contrasto al COVID-19. I corsi di lingua stanno subendo forti limitazioni a causa della pandemia e per questo ho dato disposizioni che, nel caso di indisponibilità delle scuole a ospitare i corsi, questi vengano tenuti online. Ci tengo a esprimere il mio grande apprezzamento per il forte senso del dovere e l’adattabilità dimostrata dagli insegnanti ministeriali e da quelli dello IAL-CISL Germania, che stanno compiendo ogni sforzo per assicurare la tenuta dei corsi, appoggiandosi ove possibile, anche a strutture alternative: parrocchie e associazioni.

Come mai il Kultusministerium continua a definire i corsi di madrelingua un’attività extrascolastica e nel contempo indica la data del 3 dicembre prossimo, giornata d’esame per il conseguimento del livello B1 della Zertifizierung che per alunni di 9a e 10a classe sostituisce il voto in inglese? Non c’è una contraddizione?

Sto studiando attentamente la questione, che mi pare riguardi i corsi di madrelingua italiana come quelli delle altre principali collettività presenti nel Baden-Württemberg. Per questo ritengo opportuno un dialogo aperto e costruttivo, sia con i colleghi degli altri Consolati interessati, sia con le autorità del Land.

In tempi di “vecchia normalità” Lei avrebbe certamente reso visita ai detenuti, alle associazioni, ai patronati, alle missioni cattoliche, ad aziende ed esercizi pubblici fondati/gestiti da connazionali e ai sindaci delle città in cui consistente e variegata è la presenza della nostra collettività. Tuttavia che idea è riuscito a farsi della realtà politica, sociale, lavorativa, culturale e sportiva del Baden-Württemberg?

Certamente una delle peggiori limitazioni al mio lavoro causate dalla pandemia è proprio la forte restrizione agli spostamenti, alle visite e agli incontri con i connazionali e con le autorità locali. Conto di recuperare il tempo perduto non appena sarà possibile e intanto cerco di partecipare a tutte le occasioni possibili, anche sfruttando lo strumento delle videoconferenze. Niente sostituisce però gli incontri di persona, tanto più tra italiani, che danno così tanta importanza ai rapporti interpersonali. Quando penso ai quasi duecentomila connazionali della circoscrizione non posso fare a meno di pensare ad altrettante storie di persone che quotidianamente costruiscono e partecipano alla vita di questo Land e che a loro modo rappresentano l’Italia ai loro amici, colleghi, conoscenti. Ne ho già ascoltate molte, raccontatemi spesso dagli amici del Com.It.Es. o dai diretti interessati. Sono storie piene di sacrifici, difficoltà e scelte difficili fatte in funzione di un futuro migliore per le proprie famiglie. Vi è di tutto: dagli operai che hanno costruito le città dove viviamo o le infrastrutture che utilizziamo, agli imprenditori partiti letteralmente dal niente e che ora danno lavoro a decine di persone, a ricercatori, scienziati, professionisti, musicisti, artisti, sportivi e allenatori. Mi impegnerò nel corso di questi anni a dare il giusto riconoscimento e ogni possibile contributo per valorizzare queste realtà. Approfitto di questa occasione per salutare i connazionali e per confermare il mio forte impegno e quello di tutto il personale del Consolato Generale, anche durante questi difficili mesi di pandemia, per fornire servizi adeguati alla collettività. Desidero invitarli a consultare regolarmente il sito (https://consstoccarda.esteri.it/consolato_stoccarda/it/) per avere informazioni complete e affidabili circa le modalità per ottenere i servizi richiesti. Conto infine di continuare a ricevere suggerimenti e contributi di idee dal Comites, associazioni, imprese, patronati e dai singoli connazionali, in un vero spirito di partecipazione alla vita della comunità italiana in Baden-Wuerttemberg e di “sistema Italia”.

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