Il signor F.T. di Bendorf, che segue questa rubrica dal 2004, ha, in Patria, un fratello (classe 1959) 0ccupato come cameriere, a contratto annuale, dal 1981. Il lettore ci chiede se, col prossimo anno, maturerà il diritto alla pensione.

Il fratello del lettore ha 39 anni di contribuzione previdenziale. A conti fatti, mancherebbero ancora tre anni al diritto di pensione. Almeno secondo la normativa in vigore.

La signora E.G. di Thalwil ha, in Patria un fratello (classe 1957) che ha maturato il diritto d’accedere alla pensione in regime di “Quota 100”. La lettrice ci chiede se, riprendendo un’attività lavorativa, la pensione sarebbe sospesa.

Se la normativa non cambierà, la prestazione della pensione sarebbe incompatibile con una regolare ripresa lavorativa. Non siamo in grado di fare altre previsioni.

La signora G.L. di Biberach, che segue questa rubrica dal 2002, è condomina di un appartamento in Italia posto all’ultimo piano. A causa d’infiltrazioni di pioggia dalla copertura, i quattro appartamenti all’ultimo piano si sono danneggiati. Compreso il suo. Il condominio è assicurato. La lettrice ci chiede come saranno quantificati i danni.

Aperto il sinistro, il perito dell’assicurazione, anche in relazione al danno, quantificherà gli importi rimborsabili.

Il signor O.C. di Hagen è proprietario, in Italia, di un appartamento locato da anni. Non ha mai pagato imposte immobiliari. Il lettore, ora, è preoccupato.

E fa bene. L’immobile è soggetto a imposte immobiliari locali. Converrà incaricare in Patria un commercialista per evitare, tra l’altro, l’incremento dovuto per mora.

Il signor D.L. di Ballingen, occupato da anni in Germania, ha lavorato in Patria, come dipendente, dal marzo del 1966 al febbraio 1968. Poi, è emigrato. Ora ci chiede se la contribuzione previdenziale italiana possa fare “cumulo” con quella maturata in Germania.

Sono trascorsi più di 50 anni. Meglio chiedere all’INPS un estratto conto in essere in Patria per il triennio segnalato.

La sinora M.A. di Bad Soden ha, in italia, un fratello (classe 1961) che lavora come dipendente, in modo continuo, dal 1984. Il servizio militare è stato riscattato. La lettrice ci chiede se il fratello potrà ottenere la pensione il prossimo anno.

Nella migliore delle ipotesi, la data del pensionamento sarà nel 2026. Non ci sono altre possibilità.

Il signor G.L. di Konstanz ha in Italia, un fratello (classe 1952) che ha lavorato in modo saltuario ed ha maturato quindici anni di contributi previdenziali nel 1992. Il lettore ci chiede se il fratello potrà ottenere una pensione dal prossimo anno.

Il diritto alla pensione c’è. Sarà un trattamento di vecchiaia. Ma non prima del compimento dei 65 anni (pensione di vecchiaia).

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