Direttore Montini, mi può descrivere la situazione generale del turismo in Italia?
Mi sembra che i dati del turismo in Italia siano positivi, anche perché, a malincuore, la situazione critica dei Paesi del Nord Africa ci favorisce. Purtroppo le destinazioni dell’Egitto e della Tunisia saranno penalizzate a vantaggio delle destinazioni classiche europee, tipo l’Italia per l’appunto, la Grecia, la Spagna e la Croazia.
L’Itb è una buona vetrina per l’Italia?
L’Itb di Berlino è in assoluto la fiera più importante per il turismo europeo. E forse a livello mondiale. Rappresenta un’opportunità importante per gli operatori del settore italiano, che hanno la possibilità di incontrare qui tutti gli operatori, non soltanto tedeschi – sono rappresentati circa 180 Paesi – quindi hanno la possibilità di confrontarsi e di commercializzare il loro prodotto con il mondo intero. L’Itb di Berlino è una fiera in espansione. Questa è la quarantacinquesima edizione. Ci sono oltre 180.000 visitatori ma la cosa importante è che qui si riesce a incontrare tutto il mondo turistico. La possibilità di realizzare affari è elevata. Gli operatori italiani che sono presenti nel nostro stand mi hanno assicurato che hanno avuto degli ottimi riscontri. Questo, probabilmente, sulla base di quello che dicevamo prima, anche in relazione alle tristi vicende che stanno colpendo i Paesi del Nord Africa.
All’incirca quanti rappresentanti italiani partecipano a questa fiera?
Sono stati accreditati presso il nostro stand 13 regioni e nove spazi personalizzati. Però al di fuori del nostro stand sono presenti altre regioni. Praticamente l’offerta turistica italiana è rappresentata nel suo complesso. Sempre presso di noi sono stati accreditati 450 operatori del turismo italiano.
Quanti turisti vengono all’incirca in Italia e quanti di questi sono tedeschi?
In Italia credo che arrivino circa 45 milioni turisti dall’estero e nove milioni sono tedeschi.
Di solito quali sono le mete preferite dai tedeschi?
I tedeschi nel 2010 hanno privilegiato i laghi del Nord Italia, le coste dell’Adriatico, dal centro fino al Friuli, e poi la Toscana e la Puglia.
Preferiscono un turismo culturale?
Il turismo culturale rappresenta il secondo settore d’interesse per i turisti tedeschi nel nostro Paese. Il primo risulta ancora essere il mare, il turismo balneare.
Lavorate in collaborazione con gli enti turistici tedeschi? Qual è il vostro rapporto?
Con gli enti turistici tedeschi lavoriamo in collaborazione per quanto riguarda soprattutto le città. Realizziamo degli eventi, delle fiere, delle feste italiane in alcune delle città più importanti della Germania, tipo Francoforte, Monaco di Baviera, Stoccarda, Berlino, Norimberga. Gli enti locali ci concedono le piazze, dove noi organizziamo queste feste. Per fare un esempio, a Norimberga quest’anno, nella zona pedonale, dove abbiamo allestito una festa italiana, transitavano ai nostri stand circa 65.000 persone al giorno. Cerchiamo sempre di avere le zone centrali.
Ha qualche consiglio da dare agli operatori turistici italiani?
Sì. Spesso si ritiene che i turisti tedeschi vengano da soli in Italia, perché oramai ci conoscono, e dunque, in molti casi, si preferisce investire in altri mercati piuttosto che in quello tedesco. Se posso permettermi di dare un consiglio ai nostri operatori direi di non abbandonare questo mercato. Mi sono confrontato con i più importanti rappresentanti dei tour operator della Germania, a cominciare con la Tui: è vero che i turisti delle generazioni precedenti continuano a venire nel nostro Paese ma altrettanto vero è che i giovani l’Italia non la conoscono, visto che non è molto presente sui mezzi di comunicazione e non si realizzano grosse campagne promozionali. Al contrario di quello che fanno, invece, Grecia, Turchia, Croazia. Quindi continuate a investire in Germania.
Gli ultimi eventi negativi, secondo lei, come ad esempio la spazzatura di Napoli, hanno danneggiato l’immagine dell’Italia nel mondo? E dunque anche il turismo?
Sicuramente, a causa dalla situazione di Napoli, ci sono stati dei problemi. Non posso negarlo. Però abbiamo cercato, sia noi come ente, sia la Regione Campania, attraverso comunicati stampa e altre iniziative, di far capire alla gente che Napoli e l’Italia non possono essere rappresentate solo da questo fatto negativo. In Italia ci sono tantissime altre cose positive. Credo che adesso la situazione sia tornata alla normalità. La Campania nel 2010 ha recuperato bene le posizioni perse.
Che cosa fa di positivo il Governo per incrementare il turismo in Italia?
L’Italia sta attraversando un momento di crisi finanziaria anche nel settore turistico. Noi siamo costretti a fare i conti con le scarse sovvenzioni. Nonostante tutto continuiamo la nostra collaborazione con i tour operator tedeschi, stiamo migliorando il sito internet, e proseguiamo a dare l’assistenza giornalistica a tutti coloro, che in qualche maniera, vogliono promuovere l’Italia. Voglio aggiungere che il Ministero del Turismo assieme al Ministero delle Politiche Agricole hanno realizzato una gara europea ed hanno assegnato a una ditta italiana la gestione di un Track che è un mezzo preallestito che girerà 19 Paesi europei e presenterà prodotti turistici e prodotti enogastronomici italiani al grande pubblico. Questo track verrà posizionato nelle zone pedonali e nei centri delle varie città, non soltanto tedesche, ma di tutta Europa.
Previsioni per quest’anno?
Per quanto riguarda la Germania, dal nostro osservatorio, abbiamo potuto registrare degli incrementi di richieste d’informazioni sul nostro Paese, soprattutto per il Sud Italia, in maniera esponenziale. Per quanto riguarda la situazione dei Tour Operator, che abbiamo contattato, rispetto al 2010, le prenotazioni per il nostro Paese, sono aumentate circa del 10%.