In questo mese ci occupiamo di un tema molto interessante ma, spesso sottovalutato: “Gli anziani ed il rapporto con l’alcol”. I disturbi legati all’eccessivo consumo di alcol, possono non essere riconosciuti facilmente perché si tende a confonderne i segnali con i sintomi generici dell’invecchiamento.
Anche i medici di base non sempre sono sufficientemente sensibilizzati a porre la necessaria attenzione nel cogliere i segnali legati agli effetti dell’alcol nelle persone sopra i 65 anni, sebbene questa fascia di popolazione risulti ad elevata vulnerabilità. Con l’età, infatti, la sensibilità ai suoi effetti aumenta in conseguenza del mutamento fisiologico e metabolico dell’organismo.
È proprio a partire dai 50 anni che la quantità d’acqua presente nel nostro corpo diminuisce e l’alcol viene dunque diluito in una quantità minore di fluidi corporei. Questo significa che, a parità di alcol ingerito, il tasso alcolemico risulta più elevato e gli effetti sono più marcati.
Bere troppo alcol nel corso di un lungo periodo può: – Aumentare per esempio la frequenza di alcuni tipi di cancro, danni al fegato, disturbi del sistema immunitario e del sistema nervoso;
– Peggiorare alcune condizioni di salute, quali l’osteoporosi, il diabete, l’ipertensione e le ulcere.
– Provocare alcuni problemi medici, difficili da diagnosticare e trattare (cambiamenti nel cuore e nei vasi sanguigni).
Questi cambiamenti possono portare un dolore toracico che potrebbe essere un segnale di avvertimento di un attacco cardiaco – Aumentare le difficoltà di memoria, che possono essere scambiate per sintomi di morbo di Alzheimer. A tutto questo va aggiunto, come trattato nel numero di marzo, che le persone anziane soffrono spesso di problemi di equilibrio, prevalentemente dovuti alla riduzione della massa muscolare ed al suo indebolimento a cui va aggiunto la ridotta mobilità.
Il consumo di alcol può quindi aggravare la situazione, facilitando le cadute e le fratture. La steatosi epatica è la più comune e diffusa epatopatia alcolica. Si tratta di una condizione completamente reversibile che si concretizza in un accumulo di trigliceridi nel fegato; di conseguenza, si registra un aumento di volume del fegato che può dare segnali di sofferenza da sovraccarico funzionale: dolore diffuso al quadrante addominale destro, nausea e lieve innalzamento delle transaminasi nel sangue, uno dei test ematici comunemente richiesto dai medici di base.
La steatosi alcolica si registra nel 60-100% dei forti bevitori ed è il primo passaggio che purtroppo può portare alla cirrosi epatica. La cirrosi può evolvere fino allo scompenso con la comparsa di gravi complicanze come l’ascite, l’emorragia digestiva o un’infezione. Lo scompenso è gravato da una pesante mortalità ma, se il fattore scatenante viene trattato e se il paziente smette di bere, è possibile il ritorno a una cirrosi compensata e a una speranza di vita adeguata. Si deve insistere sulla prevenzione della cirrosi con l’identificazione precoce dell’abuso di alcol.
Si possono identificare due categorie distinte di alcolisti anziani relativamente al periodo di inizio dell’ abuso di alcol:
Bevitori precoci: soggetti che hanno iniziato a bere in modo poco responsabile da giovani ma che comunque sono riusciti a raggiungere l’età pensionabile nonostante il rischio di mortalità prematura dovuto all’abuso etilico.
Bevitori tardivi: coloro i quali per motivi differenti iniziano a dedicarsi all’alcol tardivamente definiti anche “bevitori reattivi” perchè eccedono in risposta a fattori disturbanti dell’adattamento alla realtà esistenziale tipici dell’età, quali depressione, stress, solitudine.
Un tema davvero importante e poco trattato è il rapporto “Alcol e Farmaci”. Molte medicinali soggetti a prescrizione, quelli da banco, o i rimedi a base di erbe, possono essere anche molto pericolosi se mescolati con alcol e gli anziani assumono spesso molti farmaci ogni giorno. Prima di prendere qualsiasi medicinale è opportuno rivolgersi al medico per sapere se è possibile bere alcolici assieme.
Ecco qui di seguito alcuni pratici consigli sugli “effetti negativi” legati alla loro interazione:
•Alcuni farmaci, come sciroppi per la tosse e lassativi, hanno un elevato contenuto di alcol. Se si assumono insieme a vino o peggio alcolici, il livello di alcol nel sangue salirà pericolosamente.
•Se si prende l’aspirina e si beve alcol, il rischio di sanguinamento gastrico o intestinale aumenta.
•Se combinati con l’alcol, i farmaci per l’allergia e il raffreddore (gli antistaminici) possono aumentare la sonnolenza.
•L’alcol assunto con alte dosi di paracetamolo, (antidolorifico comune), può causare danni al fegato.
•L’alcol ingerito con sonniferi, antidolorifici, ansiolitici o antidepressivi può essere addirittura mortale.
Gli uomini spesso chiedono se è possibile combinare i farmaci usati per trattare l’impotenza come Viagra, Cialis e Levitra con l’alcol. La risposta è – no!
Molteplici sono le motivazioni legate a questa raccomandazione medica ma la più semplice da spiegare risiede nell’effetto negativo sulla virilità maschile. Alcuni uomini sono erroneamente convinti che l’assunzione di alcol prima di un rapporto aiuti a migliorare l’intimità sessuale, rimuovendo paure e inibizioni. Tuttavia, l’assunzione di alcol finisce spesso per favorire l’insorgenza di palpitazioni, vertigini, rossore, disturbi di stomaco, diarrea e dolori muscolari che sicuramente non aiutano a raggiungere il successo agognato.
Ma quando l’alcol è troppo? Le Linee Guida dell’INRAN (Istituto Nazionale per la Ricerca sugli Alimenti e la Nutrizione), in accordo con le indicazioni dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, consigliano agli anziani di non superare il limite di 12 g di alcol al giorno, pari ad 1 Unità Alcolica (una lattina di birra 330 ml, o un bicchiere di 125 ml di vino o 40 ml di un superalcolico) senza distinzioni tra uomini e donne. Quando chiedere aiuto? E’ sempre un bene smettere di bere e la prima cosa da fare per riuscirci è chiedere aiuto. Iniziare a parlarne con il medico di base è forse il consiglio migliore; può essere in grado di darvi consigli sul trattamento. Anche i servizi sociali locali possono fornire un aiuto.
Queste sono alcune cose che potete provare:
•Trovate una persona, un familiare o una terapia di gruppo che possa capirvi e sostenervi
•Trovate un gruppo di sostegno per gli anziani con problemi di alcol.
•Cominciate un programma di 12-step, come quello degli Alcolisti Anonimi, che offrono sostegno alle persone che vogliono smettere di bere.
•Chiedete al vostro medico quale medicina possa essere utile per voi. Ci sono molte cose che si possono fare per ridurre o smettere di bere:
•Assicurarsi di mangiare quando si beve. L’alcol entrerà nel vostro sistema più lentamente se si mangia del cibo.
•Contare quanti grammi di alcol ci sono in ogni bevanda.
•Decidere quanti giorni alla settimana si desidera bere, pianificando alcuni giorni senza alcol.
•Tenere traccia del numero di bicchieri bevuti ogni giorno.
•Non bere più di una bevanda alcolica in un’ora. Al posto di alcol, bere acqua, succhi, o altre bevande.
•Sviluppare interessi che non riguardano l’alcol.
•Evitare persone, luoghi e momenti della giornata che possono scatenare la voglia di bere.
•Imparare a dire "no, grazie" quando viene offerta una bevanda alcolica.
Vorremmo infine chiarire un equivoco nato da uno studio, ahimè pubblicato su Lancent nel 1979 che ipotizzava un effetto protettivo cardiovascolare in un componente del vino rosso, il resveratrolo contenuto nella buccia degli acini di uva rossa.
Questo prodotto avrebbe proprietà antiossidanti, con una serie di effetti positivi a livello dei vasi sanguigni, e sembrava anche migliorare il metabolismo dei grassi. Tuttavia, questo vecchio studio non ha poi retto alla verifica scientifica e c’è il sospetto che sia stata una grande bufala. Ricordare che rimanere in buona salute significa potersi divertire di più, provare il piacere delle cose della vita, come la nascita di un nipote, un lungo viaggio, una visita inaspettata o una festa. Nessuno vuol farsi del male o vorrebbe ferire gli altri come conseguenza dell’aver bevuto troppo alcol.
Tuttavia, ciò può accadere se si beve più di quanto si dovrebbe. Bisogna essere consapevoli di come il proprio corpo cambia con il passare dell’età. Stare attenti a questi cambiamenti, regolando la quantità di alcol può permettere di continuare a godersi la vita al meglio.