Appello di Napolitano: “Massima attenzione al disagio per evitare fatti tragici“. Sui giovani: "Creare condizioni perché trovino lavoro". Sale l’inflazione, a maggio all’1,2% Nuovo record negativo della disoccupazione: nel primo trimestre del 2013 il tasso è infatti balzato al 12,8%, in crescita di 1,8 punti percentuali rispetto a un anno prima.
Lo rileva l’Istat in base a dati non destagionalizzati, spiegando che considerando i confronti tendenziali si tratta del livello più alto dal 1977. Non va meglio su base mensile. Ad aprile il tasso si attesta al 12%, in aumento di 0,1 punti percentuali rispetto a marzo e di 1,5 punti nei dodici mesi, registrando anche in questo caso un massimo storico: livello più alto sia dall’inizio delle serie mensili (gennaio 2004) che da quelle trimestrali avviate ben 36 anni fa. Secondo i dati dell’Istituto di statistica, il mese scorso l’esercito dei disoccupati ha superato quota 3 milioni toccando la soglia dei 3milioni 83mila unità, in aumento dello 0,7% rispetto a marzo (+23 mila unità) e del 13,8% (+373 mila unità) su base annua.
A preoccupare è la situazione dei giovani: il tasso di disoccupazione trimestrale dei 15-24enni attivi sale al 41,9% (6 punti percentuali in più nel raffronto tendenziale): anche in questo caso si tratta del livello più alto da 36 anni. Per le ragazze del Mezzogiorno tocca addirittura il picco del 52,8%. Complessivamente, nella classe tra 15 e 24 anni, il numero delle persone in cerca di occupazione raggiunge 696.000 unità (+65.000 rispetto a un anno prima), pari all’11,5% della popolazione di questa fascia di età (12,8% per i maschi e 10,2% per le femmine). Considerando invece il solo mese di aprile il tasso di disoccupazione dei 15-24enni, ovvero l’incidenza dei disoccupati sul totale di quelli occupati o in cerca, è pari al 40,5%, in aumento di 0,2 punti percentuali rispetto al mese precedente e di 5,9 punti nel confronto tendenziale.
Le persone in cerca di lavoro sono 656 mila e rappresentano il 10,9% della popolazione in questa fascia d’età. Sempre ad aprile, rileva Istat, gli occupati sono 22 milioni 596 mila, in calo dello 0,1% rispetto a marzo (-18 mila unità) e dell’1,6% su base annua (-373 mila unità). Il tasso di occupazione è pari al 56,0%, in calo di 0,1 punti percentuali nel confronto congiunturale e di 0,9 punti rispetto a dodici mesi prima. La crescita della disoccupazione riguarda sia la componente maschile sia quella femminile. Per gli uomini il tasso cresce per il sesto trimestre consecutivo portandosi all’11,9%; per le donne aumenta invece per l’ottavo trimestre, salendo al 13,9%.
La crescita tendenziale del tasso di disoccupazione riguarda l’intero territorio nazionale. Nel Nord l’indicatore passa dal 7,6% del primo trimestre 2012 all’attuale 9,2%, nel Centro dal 9,6% all’11,3%. Nel Mezzogiorno l’indicatore raggiunge il 20,1% (era il 17,7% nel primo trimestre 2012).