Anche nel 2014 il «festival itinerante del cinema italiano», organizzato dalla
società Made in Italy col sostegno del Ministero per i Beni Culturali e con il patrocinio dell’Ambasciata italiana di Berlino, porterà nelle sale cinematografiche della Germania i migliori film di registi italiani degli ultimi due anni.
Il primo appuntamento è ad Amburgo il giorno 12 settembre, mentre la conclusione è prevista tre mesi dopo a Berlino con la consueta cerimonia di premiazione della pellicola vincitrice. Nel mezzo i cinema di 31 città tedesche, da Monaco a Colonia, da Düsseldorf a Francoforte, ospiteranno la proiezione di sei film considerati il meglio della produzione cinematografica nostrana. La formula è la stessa che è stata ampiamente collaudata nelle passate edizioni: il pubblico è chiamato alla fine di ogni proiezione a dare un voto al film visto. La pellicola più apprezzata dagli spettatori avrà l’onore di essere distribuita nei circuiti cinematografici tedeschi.
La rassegna di CINEMA! ITALIA! cade in un’annata di grande successo per il
cinema italiano. La conquista del’Oscar per il migliore film straniero ottenuta da La grande bellezza di Paolo Sorrentino è il segno di una vitalità e una freschezza che non è venuta meno e che trova conferme importanti in tante altre pellicole della stagione. I sei film che si potranno vedere sugli schermi tedeschi mescolano giovani esordienti con maestri riconosciuti, toni leggeri da commedia e riflessione amara sulle durezze della vita, momenti di evasione fantastica e confronto serrata con la realtà quotidiana.

Il titolo forse più atteso è In grazia di Dio del regista pugliese Edoardo
Winspeare con Celeste Casciaro, Laura Lichetta e Gustavo Caputo. La
pellicola, già applaudita all’ultima Berlinale, racconta una vicenda dell’Italia contemporanea con la crisi economica sullo sfondo. In un paesino del basso Salento quattro donne di una stessa famiglia – una nonna, una madre, sua sorella e una nipote – sono costrette a trasferirsi in una vecchia masseria in campagna quando le difficoltà finanziarie portano al fallimento la loro piccola impresa, con il conseguente pignoramento della casa in cui abitano. Tutto sembra perduto, anche gli affetti. L’unico modo per sopravvivere è lavorare la terra e tornare all’economia del baratto. Questa scelta è l’inizio di una catarsi che porterà le quattro donne a riconsiderare la loro vita e soprattutto le loro relazioni affettive. In altre parole si tratta di un apologo in cui si spiega come i momenti di crisi possono trasformarsi in occasioni per reinventarsi e scoprire le cose davvero importanti della vita: il senso della comunità, la famiglia.

Un altro regista affermato, considerato maestro del moderno cinema
italiano, che partecipa all’edizione 2014 di Cinema! Italia! è Gianni Amelio. Il film s’intitola L’intrepido ed ha per protagonista l’attore Antonio Albanese, il quale interpreta un personaggio davvero speciale. Vive a Milano e pratica un lavoro “particolare”, ovvero il rimpiazzo: in pratica sostituisce, anche per poche ore, lavoratori di qualsiasi tipo. Fa di tutto, lavora in qualsiasi luogo, pur di essere pagato, anche per molto poco, ma non si arrende mai. E, nonostante tutto, riesce ad aiutare la gente che gli sta intorno, sempre col sorriso sulle labbra. La moglie lo ha lasciato per un uomo ricco, mentre col figlio, che studia sassofono al conservatorio e fa parte di una band, ha un bellissimo rapporto. Un giorno conosce Lucia, una ragazza della stessa età di suo figlio, che non riesce ad affrontare la vita con la stessa forza di Antonio, e a cui offre un aiuto disinteressato, durante un concorso, passandole le risposte con il rischio di farsi scoprire dall’assistente. Da qui ha inizio una svolta nella sua esistenza.

Il film Miele segna l’esordio come regista della nota attrice Valeria Golino. È la storia di Irene (Jasmine Trinca), una ragazza di trent’anni, che ha deciso di mettere la sua vita al servizio dei malati terminali che vogliono abbreviare la propria agonia e le sofferenze. Lavora in clandestinità, con il nome in codice “Miele”. La sua non è una scelta ideologica o umanitaria, né un risarcimento per la morte dolorosa della madre per malattia: per lei si tratta di un lavoro, rischioso e illegale ma ben pagato, che i medici vilmente le affidano. Tutto sembra procedere per il verso giusto fino all’incontro con l’ingegnere Carlo Grimaldi, un settantenne in buona salute, che ritiene semplicemente di aver vissuto abbastanza, e che metterà in discussione le convinzioni e l’operato di
Irene, coinvolgendola in una relazione che man mano s’infittisce di sottintesi e ambiguità affettive.

Del tutto diverso è Sacro Gra di Gianfranco Rosi, vincitore del Leone d’oro all’ultim Mostra del cinema di Venezia. Il film documenta, senza commento esterno o interviste di sorta, scene di vita reale che si svolgono lungo il Grande Raccordo Anulare (il GRA del titolo), l’anello autostradale che circonda Roma. Gianfranco Rosi è un documentarista di fama internazionale che ha deciso di raccontare l’Italia girando per tre anni con un mini-van sul Grande Raccordo Anulare di Roma raccogliendo le storie di chi vive intorno alla grande strada-cintura: personaggi colti nella loro esistenza quotidiana, un viaggio attraverso le vite e i paesaggi inattesi della città eterna. Mondi invisibili e futuri possibili che questo luogo magico cela oltre il muro del suo continuo frastuono.

Spaghetti Story è un film low budget del giovane regista Ciro De Caro e
racconta di ragazzi che conducono vite dagli orizzonti circoscritti, che hanno animi non ancora corrotti, non ancora gretti e, seppur costretti in problemi più grandi di loro, scelgono di correre in aiuto di chi si trova in difficoltà. È il caso di Valerio, un bravo attore costretto ad arrangiarsi con impieghi part-time nell’attesa di poter vivere del proprio lavoro.
Il suo amico Scheggia vive ancora con la nonna, ma sa già come crearsi “una posizione”. Serena è una studentessa, ma vorrebbe costruire una famiglia con Valerio. Giovanna lavora come massoterapista, ma sogna di diventare chef di cucina cinese. Quattro giovani adulti dei nostri giorni, che sembrano avere le idee chiare su chi sono e cosa vogliono ma di fatto restano ingabbiati nei propri schemi mentali. Ognuno giudica l’altro, ed è cieco di fronte alle proprie esigenze e potenzialità. Quando la giovane prostituta cinese Mei Mei entra a far parte delle loro vite, tutto cambia rapidamente.

Sesto e ultimo film della kermesse 2014 è Tutti contro tutti di Rolando Ravello, commedia agro-dolce sulle battaglie che si combattono oggigiorno. Agostino è un operaio che vive nella periferia di Roma. In un giorno di festa, per la Prima Comunione del figlio, tornando a casa insieme alla moglie Anna, al caustico Nonno Rocco, ai due figli Erica e Lorenzo, ai cognati Sergio e Romana e ai loro figli, Agostino scopre che il suo appartamento è stato occupato. Inizia così la sua battaglia per il diritto alla casa occupando, a sua volta, il pianerottolo di fronte alla sua abitazione.

I film dell’edizione 2014:

In grazia di Dio – Ein neues Leben (di Edoardo Winspeare)
L’intrepido – Die Leichtigkeit des Glücklichseins (di Gianni Amelio)
Miele – Honig (di Valeria Golino)
Sacro gra – Das andere Rom (di Gianfranco Rosi)
Spaghetti story (di Ciro de Caro)
Tutti contro tutti – Jeder gegen jeden (di Rolando Ravello)
Il calendario delle proiezioni:

12.09 – 21.09 Amburgo
11.09 – 17.09 Colonia
18.09 – 24.09 Hannover
18.09 – 24.09 Braunschweig
25.09 – 01.10 Bremea
25.09 – 01.10 Dresda
25.09 – 01.10 Stoccarda
02.10 – 08.10 Düsseldorf
02.10 – 08.10 Münster
02.10 – 08.10 Lipsia
09.10 – 15.10 Oldenburg
09.10 – 15.10 Pforzheim
23.10 – 29.10 Monaco
23.10 – 29.10 Bonn
30.10 – 05.11 Lich
06.11 – 12.11 Ratisbona
06.11 – 12.11 Karlsruhe
06.11 – 12.11 Darmstadt
13.11 – 19.11 Würzburg
13.11 – 19.11 Kiel
20.11 – 26.11 Gottinga
20.11 – 26.11 Kassel
20.11 – 30.11 Heidelberg
20.11 – 26.11 Norimberga
27.11 – 03.12 Wiesbaden
27.11 – 03.12 Bamberga
29.11 – 10.12 Francoforte
04.12 – 10.12 Saarbrücken
04.12 – 10.12 Lubecca
04.12 – 10.12 Friburgo
11.12 – 17.12 Berlino