Presso la Katharinenschule di Unna si è svolto l’ultimo corso di aggiornamento per gli insegnanti dei corsi di lingua e cultura italiana e delle iniziative didattiche sostenute dagli Enti Gestori della Circoscrizione Consolare di Dortmund (Vestfalia e.V. e A.C.R.I. e. V.). «Il piacere di scrivere» è stato il tema presentano dai due relatori, un tema che si collega a «Nati per leggere», progetto rivolto ai bambini in età prescolare.
Giuseppe Assandri, uno dei due relatori, ha lavorato a lungo come insegnante e dirigente scolastico in Italia e all’estero, coordinando progetti interculturali e corsi di formazione. Dal 2004 al 2007 ha diretto l’Ufficio Scuola presso il Consolato di Dortmund, occupandosi di bilinguismo e di educazione precoce alla lettura (avvio del progetto «Nati per leggere» in Germania). Studioso di letteratura per ragazzi, consulente editoriale, scrive per varie riviste pedagogiche ed è autore di manuali di lettura e scrittura.
Clelia Tollot ha insegnato per molti anni nella scuola elementare e attualmente è docente di Pedagogia Generale presso l’Università Pontificia Salesiana a Torino. È dottoranda di ricerca in Psicologia dello Sviluppo presso l’Università Pontificia Salesiana di Roma. Psicologa, psicomotricista e formatrice, collabora con la rivista di letteratura per ragazzi «Il pepe verde» e segue progetti che promuovono il benessere e la cura di sé attraverso la lettura e la scrittura.
Il corso, per la durata di una giornata, ha coinvolto un nutrito gruppo di docenti impegnati nelle scuole della Circoscrizione.
Dagli esempi di scrittura «creativa e funzionale» al mondo della letteratura infantile utilizzando situazioni e stimoli offerti dai bambini, il «piacere di scrivere e inventare con la penna e le parole utilizzando ricette per brevi storie divertenti, anche partendo dalla forma diaristica e dalla biografia di ognuno». Per molti si è trattato di un confronto con una realtà che collega l’incontro con lettura e scrittura nei primi anni di vita di un bambino dove è possibile sviluppare creatività e fantasia, educando alla lettura ricordandoci che si è «nati per pensare».
Il corso di Unna si è svolto in un periodo in cui si nota sempre più che l’importantissima rete di insegnanti italiani sparsi su quasi tutto il territorio consolare svolgeva un ruolo essenziale: mediatori tra istituzioni italiane e tedesche con la comunità italiana.
Un punto di riferimento anche culturale che da troppi anni è quasi assente.
Foto: Il gruppo di insegnanti che ha partecipato al corso