Come sottolineato dalla vicepresidente del Comites, Liliana Rino-Calabrese, nell’intervento introduttivo, nel corso di un processo di ristrutturazione “finanziaria”, il Consolato di prima classe di Saarbrücken è stato “declassato a “Sportello consolare” come parte del Consolato Generale di Francoforte sul Meno. Nello Sportello consolare sono rimasti effettivi quattro impiegati per un bacino di utenza di 23.000 italiani.
Lo Sportello è tuttavia il risultato di una serie di manifestazioni degli italiani in Saarland, sostenute da Comites e Cgie, che si sono svolte nel corso di un anno. Molti hanno sottolineato come il risultato sia frutto di una presa di coscienza popolare e di un impegno personale dei cittadini che hanno saputo lottare, con coscienza di causa, compostezza e determinazione, per continuare ad avere una rappresentanza consolare nella propria regione.
Il console Carloni ha sottolineato che lo sportello consolare di Saarbrücken è parte integrante del Copnsolato generale di Francoforte: gli utenti che si rivolgeranno allo sportello saranno trattati alla stessa maniera: nente giri di telefonate o rimandi all’infinito. Una qualsiasi richiesta deve essere presentata allo sportello di Saarbrücken come lo si faceva prima: saranno poi i dipendenti consolari a mettersi in contatto con Francoforte per definire il tutto. Unico “neo”, finché il meccanismo non sarà ben oleato, è che bisognerà sicuramente mettere in conto tempi maggiori per il disbrigo delle pratiche.
Il Console ha anche ricordato che altri consolati come quello di Mannheim e quello di Amburgo, rischiano di essere chiusi o sostituiti da un Consolato onorario. Ci si auspica, come sottolienato da Mauro Montanari, che l’esempio dello Sportello Consolare si Saarbrücken possa rappresentare un precedente che porti l’Amministrazione a decidere di convertire queste strutture a vantaggio del cittadino.
Presenti alla manifestazione erano non solo i rappresentanti di Enti, Associazione ed altre realtà associative sul territorio, ma anche diversi italiani interessati a conoscere personalmente il console e a capire cosa verrà offerto e come. Sono stati sottoposti esempi di problemi pratici e questioni personali che non sono state evase, bensì puntualmente analizzate e trattate non solo dal Console, ma anche dal Presidente del Comites e dallo staff del Consolato. Il Console, alla conclusione dell’incontro, ha voluto conoscere personalmente tutti i presenti per conoscere aspettative e desideri.