Una comunicazione di grande importanza per centinaia di famiglie che ufficialmente è stata “messa a disposizione di tutti”, ma praticamente solo a disposizione di qualche curioso connazionale che sotto il periodo delle ferie natalizie andava a guardare la pagina web del Consolato. Una comunicazione che non ha coinvolto né le famiglie, né gli insegnanti, né le associazioni o altri organismi di rappresentanza della comunità. Coinvolgimento che avrebbe garantito la più vasta informazione alle famiglie sui ritardi che si sarebbero verificati nella riapertura dei corsi.
A oggi, dopo tre settimane dalla ripresa delle lezioni scolastiche, i corsi di lingua e cultura italiana non sono ancora iniziati, così come i corsi di sostegno che non si tengono più già dall’inizio dell’attuale anno scolastico. E, considerata la complessità e assurdità della situazione venutasi a creare grazie all’operato del console reggente dott. Giovine, non si sa quando i corsi riprenderanno.
Le Acli BW denunciano la discriminazione attualmente in corso nei confronti di quasi duemila scolari italiani che, di fatto, sono esclusi dal “diritto all’insegnamento della lingua e cultura italiana”. Un diritto che a loro spetta e di cui altri giovani connazionali usufruiscono solo perché hanno la “fortuna” di avere insegnanti ministeriali. Sono forse gli scolari italiani – che hanno avuto insegnanti alle dipendenze dell’Enaip – figli di un Dio minore?
Le Acli BW denunciano la politica scolastica messa in atto da questa Amministrazione consolare che sta minando alla base il processo d’inserimento scolastico di molti ragazzi italiani. Inserimento scolastico da sempre visto come elemento prioritario da parte di tutti i precedenti Consoli, allarmati dalle statistiche che vedono gli scolari italiani tra i livelli più bassi nella scala del successo scolastico. Il bilinguismo, elemento arricchente e positivo non solo nel percorso scolastico viene, di fatto, boicottato con la riduzione dei fondi ministeriali destinati all’estero e, nel caso specifico, attualmente negato a circa duemila scolari italiani.
La sospensione dei corsi di sostegno comporterà difficoltà a tanti scolari con difficoltà apprenditive. Saranno sicuramente nuovamente in tanti coloro che, senza quest’aiuto, finiranno per frequentare le Förderschule o le Hauptschule. Le Acli BW chiedono all’attuale Reggente del Consolato il perchè questi corsi, dopo che non sono stati riassegnati agli Enti gestori, non sono stati gestiti dall’Ufficio scuola del Consolato. Troppo lavoro o incapacità organizzativa dell’Ufficio scuola? Quando e come si ristabilirà il corretto funzionamento dei corsi di sostegno e di lingua e cultura italiana?