Dottor Breker, di cosa si occupano esattamente i centri MMM?
La Malteser Migranten Medizin è una struttura caritativa del Malteserhilfsdienst e. V. (organizzazione cattolica con finalità assistenziali fondata dalla Caritas e dall’Ordine di Malta – n.d.r.), è stata fondata nel 2001 a Berlino quando ci si rese conto che nella città vivevano molte persone senza assicurazione sanitaria. Inizialmente si trattava quasi esclusivamente di immigrati senza residenza legale in Germania, da qui il nome della nostra struttura, ma nel frattempo la cosa è cambiata. La MMM offriva e offre assistenza sanitaria a livello ambulatoriale. Dal 2005 abbiamo anche a Colonia un ambulatorio presso l’ospedale Hildegardis Krankenhaus – che appartiene anche al Malteserhilfsdienst. All’inizio avevamo pochi pazienti, ma sono diventati sempre di più e ora ne abbiamo più di 4000 l’anno. Nel frattempo ci sono ambulatori della MMM in 17 città della Germania. E questo dimostra la necessità del nostro impegno.
Ma perché è necessaria una simile offerta in un paese ricco come la Germania?
Le nostre leggi in campo sociale e assistenziale sono molto avanzate, abbiamo un sistema sanitario molto ben articolato, ma purtroppo ci sono anche delle lacune. Le nostre leggi sono state fatte in un periodo dove la nostra società era molto stabile, dove tutti ottenevano l’assicurazione sanitaria automaticamente attraverso il loro contratto di lavoro e chi guadagnava bene poteva assicurarsi privatamente senza problemi. Ma nel frattempo le cose sono cambiate. Abbiamo una forte immigrazione dai nuovi paesi europei, in particolare Romania e Bulgaria. E non tutti, per diversi motivi, hanno un’assicurazione sanitaria. Poi abbiamo persone che non sono ufficialmente registrate, i cosiddetti illegali, che vivono in Germania da anni e non hanno un’assicurazione sanitaria. E ci sono sempre più tedeschi che non sono assicurati. Circa il 10-15% dei nostri pazienti sono normali cittadini tedeschi.
Come mai? Per quanto riguarda i migranti in qualche modo ci si può immaginare i motivi, ma per i tedeschi?
Per la maggior parte si tratta di persone che erano assicurate presso le assicurazioni private e che a causa dell’aumento delle quote, in particolare in relazione all’età, non sono più in grado di pagarle. Queste persone perdono così il loro diritto all’assistenza sanitaria. Solo in casi acuti, se sono in pericolo di vita, la legge prevede un’assistenza gratuita. Poi ci sono quelle persone, per lo più provenienti dalla media borghesia, che si erano messi in proprio ma, per esempio a causa dei bassi guadagni, non erano più in grado di pagare le rate dell’assicurazione sanitaria. Il problema è che nonostante la legge preveda una “Versicherungspflicht” (cioè un dovere di assicurarsi), per molti diventa difficile se non impossibile rientrare nel sistema. Perché le assicurazioni per riaccettare i pazienti chiedono che vengano pagate le rate che non sono state pagate fino a quel momento e per di più vengono calcolate delle penalità molto alte. Si tratta spesso di diverse migliaia di euro, che pochi possono permettersi o che fanno precipitare nella spirale dei debiti. Quindi queste persone nonostante la “Versicherungspflicht” rimangono senza assistenza sanitaria. Particolarmente difficile è la situazione per chi ha delle malattie croniche.
Come vengono a sapere gli interessati che esiste la MMM e cosa li aspetta quando vengono in ambulatorio?
La MMM è in una rete che comprende diversi media, inoltre molti medici e organizzazioni caritative ci conoscono e ci indirizzano i pazienti senza assicurazione sanitaria, anche il Gesundheitsamt della città di Colonia ci appoggia. E non va dimenticato che ci sono le diverse organizzazioni dei migranti che fanno da cassa di risonanza per le loro etnie. Insomma, trovarci non è difficile. Le persone vengono da noi liberamente, senza dover fare appuntamenti. Chiediamo la carta di identità, ma molti non ce l’hanno o hanno paura di mostrarla, quindi ci accontentiamo di registrarli con il nome e i dati che ci danno. La registrazione è interna e serve solo per l’anamnesi del paziente e per nostre statistiche. Offriamo una assistenza sanitaria di base, quindi una visita medica generica, assistiamo i casi acuti di malattia, siamo in grado di fare analisi di laboratorio ecc. Il nostro ambulatorio è attrezzato con tutti i normali apparecchi medici necessari per una prima diagnosi. Le malattie leggere le possiamo trattare direttamente, per quelle più gravi o specifiche ci mettiamo in contatto con le strutture predisposte. Quando si tratta di casi molto gravi le strutture sanitarie sono tenute ad assistere il paziente anche se questi non è assicurato, si tratta di un Grundrecht, di un diritto fondamentale che tutti hanno qui in Germania. Da sottolineare è che nel nostro ambulatorio a Colonia si avvicendano circa 24 medici delle più differenti discipline. Sono tutti volontari. Nel nostro ambulatorio abbiamo anche uno studio dentistico per trattamenti di emergenza, abbiamo pediatri, ginecologi e altri che si occupano di medicina generica per adulti. Per problematiche specifiche ci serviamo di una rete esterna di specialisti, come neurologi, oncologi ecc., che appoggiano il nostro lavoro. La MMM a Colonia viene ospitata dall’ospedale Hildegardis Krankenhaus. Non facciamo parte dell’ospedale stesso ma la cosa è molto comoda, come ci si può immaginare, per poter usufruire velocemente di diversi servizi. Inoltre otteniamo a prezzi modici i medicinali di cui abbiamo bisogno dalla farmacia dell’ospedale.
Ci sono anche altre organizzazioni che offrono servizi simili a quelli della MMM?
Certo. Per esempio a Colonia c’è la medinet. Alcuni medici di questa rete hanno deciso di offrire un trattamento sanitario gratuito a chi non ha una assicurazione. Ma ci sono anche altre organizzazioni a livello locale e nazionale, come “Praxis ohne Grenze” o “Ärtzte der Welt”, che perseguono fini molto simili a quelli della MMM. La cosa migliore è informarsi nella città dove si vive, come ho già detto, i canali non mancano.
Foto: Dr. Hebert Breker, direttore del centro Malteser Migranten Medizin
Ca. 140.000 DEUTSCHE sind nicht krankenversichert, dazu 150.000 können ihre Beiträge bei der privaten Krankenversicherung nicht bezahlen, wie viele bei der gesetzlichen Krankenversicherung sind, ist nicht bekannt. Quelle: ARD/Report v. 9.4.2013

Seit 2009 besteht Versicherungspflicht in der privaten und in der gesetzlichen Krankenversicherung. Doch immer mehr Menschen auch aus dem Mittelstand können sich die Versicherung nicht leisten und fallen aus dem System. Eine Rückkehr aber ist fast unmöglich — weil hohe Säumniszuschläge und Rückforderungen der Kassen in die Schuldenfalle führen. Quelle: ARD/Report v. 9.4.2013