Così Pier Luigi Sotgiu, presidente del circolo sardo “Su Gennargentu” di Monaco di Baviera e membro del Comites in loco, commenta l’esito dell’ultimo, decisivo, vertice europeo.
“Si tratta di una vittoria politica per Italia e Spagna – rileva Sotgiu, – che avendo stretto le fila e svolto i compiti a casa, adottando misure di risanamento, chiedevano maggiore disponibilità al sostegno dei Paesi virtuosi. In questo quadro e con queste premesse, la presenza italiana all’estero, anche per il volume economico che riesce a produrre, dovrebbe acquisire risorse e una pianificazione che ne indirizzi le energie e le potenzialità”.
Per Sotgiu resta ancora molto da fare con gli imprenditori italiani che operano all’estero, “per fare promozione di prodotti, campagne pubblicitarie per far meglio conoscere il made in Italy, per intensificare la vendita di questo e quel prodotto o servizio”. L’imprenditoria italiana all’estero, dunque, se messa a sistema, “potrebbe rappresentare uno dei cardini dell’economia italiana”, incentivando nuovi imprenditori nel fare impresa e nell’essere presenti con “le caratteristiche italiane, ma in linea con le esigenze dei mercati locali”.
Tra le soluzioni che potrebbero giovare ai nostri connazionali e alle imprese italiane Sotgiu evidenzia le convenzioni tra Italia, Land e Comuni tedeschi per il disbrigo di pratiche burocratiche, compreso il rilascio della carta d’identità, soluzione che darebbe anche dei risparmi di spesa pubblica e il cui costo sarebbe comunque sostenuto dalla tasse pagate anche dai connazionali in Germania.
Maggior attenzione viene richiesta anche nei confronti delle agenzia di viaggio gestite in loco da italiani: “sviluppare un concetto a sostegno di un mercato come quello tedesco, tradizionalmente appetibile – scrive Sotgiu, – é nella logica della domanda e dell’offerta”. Suggerite infine anche azioni che coinvolgano maggiormente gli imprenditori italiani nella partecipazione a strutture come le Camere di commercio italiane presenti all’estero. A Monaco di Baviera vengono sollecitate in particolare iniziative capaci di raccogliere in particolare l’adesione di ristoratori italiani in loco.
Nella situazione attuale, caratterizzata “da una forte concorrenza internazionale e scarse risorse finanziarie pubbliche”, Sotgiu sollecita lo Stato italiano a contribuire alla “creazione di impresa”, oltre che a garantire la propria presenza all’estero.
“Valorizziamo l’immagine dell’Italia all’estero, – conclude Sotgiu, – utilizzando e valorizzando il ruolo degli imprenditori italiani nel mondo. Molti giovani italiani di buona volontà, armati di professionalità e conoscenza della lingua, potrebbero trovare occupazione. Diamo al nostro Paese quella grinta imprenditoriale, facendo squadra e vincendo anche in economia. Un’altra Italia vuole contare anche in Germania”.