Esplosiva intervista del presidente uscente Juncker

Sul giornale tedesco Handelsblatt è stato pubblicato il 3 maggio scorso un’intervista con il presidente uscente della Commissione Europea, il lussemburghese Jean-Claude Juncker, in cui fra l’altro è caduto il discorso sulle infrazioni al patto di stabilità che i tedeschi rinfacciano all’Italia.

„I tedeschi si lamentano volentieri dell’Italia“ stigmatizza il presidente uscente, „Però loro stessi hanno già contravvenuto 18 volte –sì, le ho contate- contro il patto di stabilità, e continuano a farlo. Debiti e deficit sono bensì diminuiti in Germania, ma gli squilibri macroeconomici, cioè il surplus del loro bilancio non sono riusciti a metterlo sotto controllo”. E gli scandali con le banche italiane? “Nessuno può affermare che tutto sia roseo nel settore finanziario tedesco”.

Ciò malgrado Juncker ha riaffermato il suo appoggio alla candidatura del presidente della tedesca Bundesbank a successore di Draghi. Jens Weidemann, sarebbe un convinto europeo ed un esperto banchiere. Tra gli altri candidati ci sarebbe il finlandese Olli Rehm e i due francesi Francois Villeroy de Galhau e Benoit Coeuré. Ma la Francia ne ha già avuto uno.

Ha poi spiegato che il problema basilare degli europei è un altro: essi non si amano più, la libido collettiva è venuta a mancare. Alla domanda se la Brexit rappresenti un segnale di disgregazione per l’EU, Juncker ha risposto che le cose stanno al contrario, che tutte le vicissitudini con l’uscita del Regno Unito hanno palesato agli occhi di tutti quali problemi e quale catastrofe economica attendano chi esce dall’EU, e che perciò il consenso globale all’EU nell’ultimo anno è salita dal 62% all’81%. “La Gran Bretagna è un caso speciale, perché essa, a differenza degli altri stati membri, ha sempre avuto un atteggiamento sprezzante verso l’EU. Se una moglie sputa per anni in faccia al marito, non ci si deve meravigliare che si arrivi al divorzio”.

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