La teoria del caos si applica in molte discipline e viene attualmente applicata anche allo studio ed alla predizione di attacchi apparentemente casuali attraverso l’osservazione delle condizioni iniziali, come oggi più che mai nel discorso della Finanza.

Ma tutto questo per dire cosa? Ai tempi della cosiddetta SARS-CoV-2, sembrerebbe che ci sia dietro non il caso od un caso ma il suo anagramma: Caos! La parola Caos possiede senza dubbio un fascino intrinseco e questa teoria è di comprendere l’eleganza di quella che è solo apparentemente una contraddizione.

Chi lo ha generato sarà difficile saperlo mai, ma certamente dietro questa “mente o menti raffinatissime” si rivela un gioco abbastanza pericoloso e chi ne fa le spese è la povera popolazione inerme come sempre. Abbiamo ascoltato in questi tempi teorie di ogni genere su questa “Pandemia”, ma soprattutto è stato detto tutto ed il contrario di tutto e su molteplici argomenti e situazioni, ma la cosa più strana è che ci siano giornalisti che anziché raccontare la verità con obiettività, raccontano quanto loro è stato detto di fare dal padrone, cioè da chi li tiene sul libro paga, generando caos tra la popolazione come per determinate situazioni particolari.

Un esempio lampante di questi tempi è la magistratura in Italia che continua a fare il bello e cattivo tempo a spese della popolazione e con quell’idea di sinistra becera cerca di mantenere il potere acquisito che la politica non è riuscita a frenare con una destra che può essere solo sociale ed economica, e per sua natura, difende solo il libero mercato e l’attività imprenditoriale. Ovviamente non è che la Magistratura non debba fare il suo lavoro, ma oramai si vede, si sente e si legge di troppi magistrati che tronfi del loro essere sindacano su tutto e tutti. Questo non è bello e non è certamente costituzionale, ma soprattutto da anni – potremmo dire dai tempi di “tangentopoli” con Ministro della Giustizia Alfredo Biondi – i Ministri di Grazia e Giustizia non applicano l’art. 107 del Titolo IV della Costituzione, ma si riempiono solo la bocca di belle parole, come l’attuale Ministro per poi spendere oltre 10.000€ di soldi pubblici per un viaggio di a/r da Roma a Napoli, quando avrebbe potuto benissimo prendere il Frecciarossa o andare in auto per poco più di 200 km percorribili in meno di due ore, mezzi che avrebbe fatto risparmiare denaro agli italiani; ovviamente poi dal Ministero pronte ogni tipo di scuse per giustificare l’aereo di stato, e questi sono i paladini delle “non-spese”, al solito vergogna italiana oltretutto di “dilettanti allo sbaraglio”.

Ma il vero problema che si porrà è poi quello dei fondi europei – se e quando arriveranno – nel come spenderli e spenderli al meglio. Già da tempo il Presidente del Consiglio aveva parlato di 400 miliardi…ma tutti questi soldi dove sono? Infatti da tempo si parla di rivedere le infrastrutture del nostro Paese, le Scuole che cadono a pezzi, alloggi fatiscenti soprattutto nei confronti di persone che vengono a lavorare come stagionali ad esempio per la raccolta dei pomodori.

In determinate regioni sono anni che queste povere persone, tra l’altro la maggior parte delle volte vessate dai “caporali”, lavorano in condizioni disumane. Eppure non è che ci vuole molto a sistemare con fondi Regionali/Europei o come ad esempio in Basilicata con le Royalties del Petrolio gli alloggi/baracche dove risiede questa gente, fatiscenti, rotti e sporchi, una vergogna senza alcun rispetto per l’uomo in quanto tale. Ma i politici, di qualunque schieramento, basta che si riempiono la bocca. Il popolo italiano forse per certi versi è ancora “troppo buono”, ma basta poco che succeda quanto sta accadendo negli Stati Uniti d’America.

Ecco allora la mancanza di una classe dirigente a dovere, dove sono poche le menti pensanti, ma forse sarà proprio da parte di chi vuole che si mantenga un certo “status quo” perché non si vada avanti e non si provveda al meglio. Eppure le necessità nel nostro Paese non sono poche, ma tante. Ci sta da rifare tanto e se si vuole veramente, e lo si è visto in questo tempo di Lockdown, le cose si possono fare. Comunque rimane sempre il “Mistero” di questo Caos che si sta e che si è generato e che non sapremo quando finirà!

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