Nella foto: Logo dell'Eintracht Frankfurt. Foto Wikipedia

L’ingresso al Maradona di Napoli per la partita di ritorno degli ottavi di Champions League sarà vietato ai tifosi tedeschi

Su ordinanza del Ministero dell’Interno è stata vietata la vendita dei biglietti ai tifosi dell’Eintracht la cui falange più estrema aveva già riservato ai tifosi napoletani una “calda” accoglienza nella metropoli sul Meno.

Scritte razziste, scontri isolati, un’ostilità messa in atto da gente che nell’animo nulla ha di sportivo, durante il soggiorno a Francoforte dei tifosi napoletani alla partita d’andata.

Peccato. Anche gli sportivi tedeschi ammettono di aver assistito a una dimostrazione di calcio da manuale.

In quella partita si sono invertiti i ruoli. La passionalità dei tedeschi non è riuscita a scalfire la fredda geometria del Napoli che non ha stravinto, solo perché non ha voluto stravincere poiché un tre o quattro a zero era nell’arco delle reali possibilità.

Ma chi semina vento raccoglie tempesta e i tifosi dell’Eintracht più arrabbiati hanno colpito ora la stragrande tifoseria francofortese, provocando questo divieto di vendita dei biglietti.

Un divieto che sembra non avere precedenti.

Lo ha fatto presente al nostro Ambasciatore a Berlino anche un Deputato al Bundestag. Lo “Zorn” di Armand Zorn (SPD)

Il Deputato si dichiara costernatoExzellenz, sehr geehrter Herr Botschafter, mit großer Verwunderung und Bestürzung habe ich die Verfügung des italienischen Innenministeriums gegen den Verein SSC Neapel zur Kenntnis genommen“.

Ed esprime la Sua protesta a favore dello Sport in generale al nostro Ambasciatore: “Dieses Verbot ist ein schwerwiegender Eingriff in den sportlichen Wettbewerb und die Fankultur der Eintracht und des Fußballs im Generellen“.

Ormai la partita è alle porte. Da parte nostra la piena solidarietà a tutti i tifosi italiani dell’Eintracht che sicuramente non fanno parte degli Ultras e ricordiamo che la Società calcistica dell’Eintracht-Frankfurt conta nella sua organizzazione anche amici italiani come Franco Lionti, parte integrante dello Staff a bordo campo. Peccato. Siamo certi che Napoli sarebbe riuscita a contenere anche i tifosi più assatanati, addolcendo un’eventuale sconfitta con tutta l’umanità di cui solo questa città è capace.   

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