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Un’estate spensierata sotto il segno della pandemia?

Dalle finestre aperte vorremmo sentire la voce di Celentano cantare: Cerco l’estate tutto l’anno, e all’improvviso eccola qua! Ed invece ci tocca stare in sospeso con tutti i piani per le ferie in patria, perché lo sviluppo della pandemia è ancora incerto, anche se in molti punti sembra migliorare. Tutti i paesi europei stanno reagendo a queste buone notizie allentando con prudenza la stretta disciplina dei mesi passati, pur restando sempre pronti a fare qualche passo indietro nel caso si preannunci una nuova ondata infettiva. Le spiagge saranno aperte, ma non potremo godercele spensieratamente come prima.

Per i nostri connazionali residenti in Germania si sono preannunciate importanti novità che dovrebbero rendere meno disagevole il viaggio in patria. A partire da lunedì 3 giugno le frontiere italiane saranno aperte e passabili liberamente per tutti i cittadini degli stati di Schengen e dell’EU. Alla frontiera non sarà necessario esibire certificati medici di sorta, tranne sembra per chi si recherà in Sardegna. Anche l’obbligo di quarantena è abolito. Questo vale per chi entra nei confini dell’Italia: ma per coloro che li raggiungono attraversando l’Austria, non si possono escludere delle “rogne”. Dal 16 maggio il confine fra la Germania e l’Austria è aperto per gli attraversamenti, a condizione che non si facciano fermate intermedie. Però a chi rientra in Austria dall’Italia, può venire richiesto alla frontiera un certificato medico con tanto di test biologico-molecolare che non sia più vecchio di 4 giorni. Ergo: chi si ferma (in Austria) è perduto. Per attraversare la Svizzera in auto non ci sono restrizioni, a patto che non si fermi nel territorio della Confederazione; ma normalmente nessuno lo fa. Se chi rientra in Germania dall’Italia debba fare una quarantena, questo sembra ancora poco chiaro; il 15 giugno sapremo tutto con più certezza, ma il Corriere d’Italia sarà già andato in stampa. A partire dal 3 giugno sarà ripristinata in Italia la libertà di movimento illimitata, con le solite limitazioni richieste per la sola Sardegna, per la quale è necessario un test negativo per il coronavirus. È prevista la disponibilità di test immediati nei porti e negli aeroporti; ma se sarà effettiva non sappiamo. Tutti gli alberghi, le pensioni e le locande saranno riaperti in tutte le regioni. Il godimento di tutte queste libertà è connesso al senso di responsabilità di cui i cittadini daranno prova: non godremo quest’anno di una vacanza completamente spensierata, con il coronavirus che sarà continuamente in agguato con il rischio di una nuova ondata di contagi. Non saremo liberi dalla sua minaccia fintantoché non si sarà trovato qualche vaccino o altro preparato medico. Per quel che riguarda le liberalizzazioni interne della Germania, si è svolta una consultazione fra la cancelliera Merkel e i presidenti dei vari Länder, nel corso della quale si sono stabiliti alcuni criteri di base:

Fino al 29 giugno continueranno a valere le limitazioni dei contatti. Il che significa, fra l’altro, che sarà mantenuta la distanza minima di 1,5 metri. Rimangono le regole di distanza e di igiene e i grandi eventi sono vietati fino al 31 agosto.

I Länder decideranno sull’apertura graduale, mantenendo sempre i concetti di igiene e distanza, di:

  • Scuole, istituti scolastici, offerte culturali, gastronomiche e turistiche, servizi di cura personale e strutture sportive pubbliche e private.
  • Estensione dell’assistenza di emergenza all’asilo.
  • Visite a ospedali, case di riposo e case di cura.
  • Piccoli eventi o celebrazioni pubbliche e private, nonché eventi non festivi.
  • I membri di due menage familiari potranno continuare ad incontrarsi in pubblico. Sono previsti regolamenti speciali nei due “Stati Liberi” di Baviera e di Sassonia.
  • Tutte le limitazioni sulla superficie (800 mq.) dei negozi vengono a cadere, tanto erano già state invalidate dalla Corte Costituzionale.

Soprattutto tre punti sono quelli su cui si basa il procedere della Merkel e che essa ritiene irrinunciabili: l’obbligo della mascherina, la distanza di sicurezza e il limite massimo dei contagi. Lo scopo da perseguire non è quello irrealistico di bloccare il contagio, che proseguirà inarrestabile fintantoché gli scienziati non avranno trovato un rimedio terapeutico, ma di rallentarlo per evitare situazioni di sovraccarico negli ospedali.

Per quel che riguarda i ristoranti ed i bar, assistiamo ad un fenomeno dissociativo per il quale le competenze sono passate dal governo federale a quelli dei singoli Länder, con il risultato che quasi non si possono più trovare due regolamenti in tutto e per tutto identici. Il Land più liberale è la Turingia, quello più rigido è la Baviera. La stampa tedesca ha registrato a questo proposito uno “schiaffo verbale” dato dalla Merkel al presidente della Turingia Bodo Ramelow che aveva dichiarato off limits la vita privata dei cittadini davanti alle imposizioni governative.

Nel Baden-Württemberg già a partire dal 2 giugno i bar e le osterie potranno riaprire, ed i ristoranti potranno nuovamente servire i pasti ai loro ospiti. Invece a Berlino i ristoranti potranno riaprire, mentre i bar e osterie resteranno chiusi. Idem per il Brandeburgo, mentre a Brema saranno aperti i ristoranti e le osterie, purché la clientela si tenga alla larga dalla teca, mentre i bar continueranno a restare chiusi. Ad Amburgo i ristoranti saranno aperti, mentre sui bar ancora si discute in Consiglio Comunale. Nello Schleswig-Holstein, sotto influenza nordico-baltica, saranno aperte pure le palestre e permessi gli esercizi ginnici al chiuso. Nella Renania-Palatinato sia i ristoranti che le osterie possono riaprire e mangiare e bere si possono ritirare alla teca. Nel Saarland invece, i bar e le osterie potranno riaprire, come i ristoranti, purché i clienti stiano seduti in posti prefissati e non si avvicinino alla teca. In Sassonia invece le aperture sono normali sia per i bar che per i ristoranti. In Bassa Sassonia, al contrario, i ristoranti riaprono ed i bar no. Idem per il Mecklemburg-Prepomerania. Nel Nordreno-Westfalia i ristoranti saranno aperti, per i bar si deciderà di singola città in città. In Baviera i ristoranti saranno aperti, i bar e le osterie no. Nell’Assia, sia i ristoranti che le osterie ed i bar saranno aperti, a condizione che valga la regola dei 5 mq di vuoto che circondi ogni cliente (e questo equivale ad un quadrato di circa 2,25 m di lato). Giunge poi la notizia dell’ultim’ora che tale regola è stata abolita. Queste sono regole generiche, ma ci saranno variazioni locali. Preghiamo i nostri lettori di informarsi presso le autorità competenti del luogo.

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