Mostra fotografica con foto di Riccardo Venturi e testi del fotogiornalista Lorenzo Colantoni. Goethe-Institut Hamburg, Hühnerposten 1, 20097. La mostra sarà aperta dal 15.01.20 al 7.02.20

naugurazione: 15 gennaio 2020, ore 19 – Goethe-Institut Hamburg, in presenza del fotografo Riccardo Venturi, del fotogiornalista Lorenzo Colantoni e della curatrice Arianna Massimi (Akronos). Segue aperitivo.

Il progetto Italiani in Germania nasce nel novembre 2018 come reportage per National Geographic Italia web, con il supporto del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale. Italiani in Germania è parte del più ampio progetto Italiani d’Europa, articolato in tre ulteriori capitoli (“Italiani in Gran Bretagna”, “Italiani del Belgio” e “Italiani dell’Est”). Il progetto intende costruire una panoramica dei principali movimenti migratori italiani del passato e del presente. Prodotto dal giornalista Lorenzo Colantoni e dal fotogiornalista Riccardo Venturi in occasione di una serie di viaggi tra il 2017 e il 2018, Italiani in Germania ha vinto il più antico premio giornalistico italiano “Premiolino” nel giugno 2018 e intende ridisegnare un viaggio attraverso comunità storiche, nuova mobilità, storie familiari e avventure individuali in otto città tedesche: Stoccarda, Francoforte, Colonia e Ruhr, Wolfsburg, Amburgo, Berlino, Lipsia e Monaco. La mostra spazia così da storie di successo, come quella del direttore del Die Zeit Giovanni di Lorenzo, fino agli start-upper di Berlino e alla nuova e vecchia comunità operaia nata grazie alla Volkswagen di Wolfsburg. Un percorso ampio e complesso, che è stato e tuttora è fondamentale per la costruzione della comune identità europea.

“Raccontare gli italiani in Germania è un processo complesso, per le peculiarità tanto della comunità storica, che contemporanea; è stata ed è una delle più numerose al mondo (643.065 persone nel 2017 secondo l’Statistisches Bundesamt, ma forse quasi un milione secondo stime dell’Ambasciata), ma la presenza è stata altalenante, sparendo quasi nel periodo delle due guerre, esplodendo negli anni ’50 e ’60 ma diminuendo di nuovo drasticamente negli anni ’70 e ’80. Il ricambio è stato particolarmente alto; dei circa quattro milioni di immigrati italiani venuti a lavorare nell’industria tedesca negli anni ’50 e ’60 meno di 500mila rimasero. A differenza di altri paesi dove l’emigrazione italiana è stata ed è tuttora forte, come il Belgio, la comunità in Germania presenta così un quadro complesso che non si può dividere semplicemente tra il passato e il presente, gli operai da un lato e i manager e gli scienziati dall’altro.
È una situazione che si intreccia a doppio filo con la storia tedesca, dalla prima e seconda guerra mondiale (e anche prima), fino alla riunificazione e alle grandi ondate migratorie odierne. Eventi a cui gli italiani hanno preso parte in prima persona”. (https://www.germany.italiansofeurope.it/)

La mostra è organizzata dall‘Ambasciata d‘Italia in Germania e dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale-Direzione Generale per gli Italiani all’Estero e le Politiche Migratorie.

I link del progetto: www.italiansofeurope.it // www.germany.italiansofeurope.it

Mostra fotografica di Riccardo Venturi e Lorenzo Colantoni

Il progetto “Italiani in Germania”, vincitore del Premiolino, il più antico premio giornalistico italiano, ridisegna un viaggio attraverso comunità storiche, nuova mobilità, storie familiari e avventure individuali in otto città tedesche: Stoccarda, Francoforte, Colonia e Ruhr, Wolfsburg, Amburgo, Berlino, Lipsia e Monaco. La mostra spazia da storie di successo, come quella del direttore del Die Zeit Giovanni di Lorenzo, fino agli start-upper di Berlino e alla nuova e vecchia comunità operaia nata grazie alla Volkswagen di Wolfsburg. Un percorso ampio e complesso, che è stato ed è tuttora fondamentale per la costruzione della comune identità europea. La mostra è prodotta dall’Ambasciata Italiana a Berlino ed è il frutto della collaborazione con il Consolato Generale d‘Italia in Hannover, l’Istituto Italiano di Cultura di Amburgo e il Goethe-Institut Hamburg.

L‘apertura della mostra avverrà in presenza degli autori e della curatrice Arianna Massimi (Akronos).

Lascia una risposta

Please enter your comment!
Please enter your name here