Nella foto: I vincitori ucraini Kalush Orchestra. Foto di ©SDA Doto/Video Production

La 66esima edizione dell’Eurovision Song Contest 2022 è stata vinta dall’Ucraina rappresentata dalla Kalush Orchestra, formata da Oleh Psiuk, Igor Didenchuk, MC CarpetMan e dai polistrumentisti Tymofii Muzychuk e Vitaliy Duzhyk. La canzone Stefania è un brano composta da un mix di versi rap con un ritornello folk e beat hip hop ed è dedicata alla mamma del cantante Oleh Psiuk.

Il brano è diventato simbolo di tutta le mamme dell’Ucraina in guerra, perché si basa su vere esperienze di vita. È stato il televoto del pubblico da casa che ha definito la vincita e a dare il maggior numero di punti sono stati la Polonia, la Moldavia e la Romania, i tre Paesi confinanti con l’Ucraina, portandola in finale. La stragrande maggioranza sostiene che ha vinto la “solidarietà”. Il messaggio del presidente ucraino Volodymyr Zelensky non tarda comunque ad arrivare “il nostro coraggio impressiona il mondo, la nostra musica conquista l’Europa”. Al secondo posto si piazza il Regno Unito e al terzo la Spagna.

Nulla, di fatto, per l’Italia che scivola al sesto posto. Il colossale show musicale, che grazie alla vittoria dei Måneskin quest’anno si è tenuta in Italia al Pala Olimpico di Torino, è stato condotto dalla cantante romagnola Laura Pausini affiancata da altrettanti due bravissimi e simpaticissimi conduttori Mika e Alessandro Cattelan. I

l Turquoise Carpet di apertura, è stato moderato dalla conduttrice radiotelevisiva e attrice Carolina Di Domenico in coppia con l’attore comico, showman e conduttore radiotelevisivo Gabriele Corsi e alternati con il conduttore televisivo Mario Acampa in coppia con la conduttrice televisiva e attrice Laura Carusino. Il commento italiano fatto in diretta su Rai Uno, è stato eseguito dallo stesso Gabriele Corsi assieme a un personaggi per eccellenza, la Star Cristiano Malgioglio cantautore, paroliere e autore di innumerevoli testi di successo internazionale.
Quarantuno i Paesi che hanno dato vita all’epocale kermesse. Nella prima semifinale tenutasi martedì 10 maggio e dove genio e creatività italiana è stato il tema principale, hanno superato il turno la Svizzera, l’Armenia, l’Islanda, la Lituania, il Portogallo, la Norvegia, la Grecia, l’Ucraina, la Moldavia e i Paesi Bassi; mentre nella seconda semifinale tenutasi il 12 maggio, è stata la volta di passare il turno il Belgio, la Repubblica Ceca, l’Azerbaigian, la Polonia, la Finlandia, l’Estonia, l’Australia, la Svezia, la Romania e la Serbia. Sono stati loro che in aggiunta ai cinque Paesi entrati direttamente in finale quale la Francia, la Germania, l’Italia, la Spagna e il Regno Unito, hanno dato vita alla spettacolare Finalissima del 14 maggio e terminata con la vincita dell’Ucraina, il Paese che di diritto e maggior punteggio, ha conquistato il novero di organizzare l’edizione Eurovision Song Contest 2023. Eccellente è stato il clima tra l’organizzazione, i nostri colleghi, lo staff, le delegazioni e i cantanti. Sinergia, cordialità, collaborazione, assistenza e tanta voglia di divertimento con le canzoni, con la musica e scambio d’idee e opinioni a 360 gradi. Rigorosamente tutto in lingua inglese, anche in conferenza stampa, giunto il nostro turno di domande abbiamo chiesto a Emma Muscat:

Nella foto: Emma Muscat. Foto di ©SDA FotoVideo Production


Il ritorno alla musica dopo la lunga pandemia è simbolo di rinascita, Emma Muscat ti chiedo il tuo desiderio più grande dopo quello ottenuto all’Eurovision Song Contest e non per ultimo di fare un saluto ai nostri connazionali in Germania che sono in tanti che aspettano un tuo Tour.
Naturalmente mando un saluto ai connazionali italiani e un ciao a tutti i miei fan in Germania. Il mio secondo album uscirà adesso e naturalmente ne pubblicherò altri, mentre il mio più grande desiderio è quello di partecipare un giorno al Festival di Sanremo.

Nella foto: Achille Lauro. Foto di ©SDA FotoVideo Production

Ad Achille Lauro abbiamo chiesto invece: Ciao Achille Lauro, le tue performance sono “quadri d’autore” di finezza rara. Considerando però le critiche che ogni volta ti piovono addosso, ti chiedo se potresti, a chi “tireresti una pietra” e a chi invece “diresti grazie”.
Mah, in generale io credo che faccia parte di quello che facciamo, esporsi e quindi di conseguenza avere o comunque diciamo l’essere. Noi mettiamo in piazza le nostre cose, mostriamo le nostre cose e quindi è giusto che ci siano delle persone che ti seguono e persone a cui non piace quello che fai.
Le serate sono state ricche di musica, colpi di scena e contornati da grandi messaggi di pace. Travolgenti e divertenti sono state le conduzioni dell’inedito trio Laura Pausini, Mika e Alessandro Cattelan sin dalle prove generali e dove trasparente è stata l’ottima sinergia tra loro, ognuno con i suoi spazi e le sue peculiarità. Emozionante è stato l’omaggio fatto a Pavarotti con “Nessun Dorma” contornata dai ballerini e da giochi di luci e fiamme. Il cantante Diodato che con Fai Rumore, si riprende quello che la pandemia gli
aveva ingiustamente tolto nel 2020. Dardust con Benny Benassi e Sophie and The Giants che con l’omaggio alla dance italiana che ha fatto il giro del mondo, trasforma il Pala Isozaki in una discoteca. Gigliola Cinquetti che dopo quasi sessant’anni dalla sua vittoria, prima vincitrice italiana di questa competizione, è tornata ad incantare con Non ho l’età. Il Volo con “Grande Amore” stravolto da un testo in inglese e una base musicale più rockeggiante, hanno comunque mandato in delirio tutti nonostante causa covid Gianluca Ginoble, risultato positivo, è stato costretto a cantare in collegamento da casa sua.

I Maneskin hanno presentato in anteprima mondiale il nuovo singolo Supermodel. Celebrata anche la carriera di Laura Pausini che ha eseguito un medley dei suoi più grandi successi e intonato anche il suo ultimo singolo. Toccante è stata il tributo all’inimitabile Star Raffaella Carrà con Fiesta, fatto da Laura Pausini. Del resto, la conduttrice stessa non ha deluso le nostre attese, in conferenza lo aveva già anticipato “…l’Eurovision è un momento di tranquillità, un momento per far respirare le persone e specialmente i giovani ed è a tutti loro che lo dedico…” ha detto Laura Pausini “…il pensiero di avere 200 milioni di telespettatori mi porta a scappare, io sono una chiacchierona e la cosa più difficile sono i tempi da rispettare ma il tributo anche alla nostra Raffaella non deve mancare. Sono orgogliosa di essere qui con questi due miei compagni di viaggio. Noi siamo qui per far continuare questo viaggio della musica. La musica è pace. “Ci divertiamo…” dice Alessandro Cattelan, “… mi trovo in un gruppo molto bilanciato…” mentre in tema della guerra scatenata dalla Russia in Ucraina, aggiunge “…eventi come questi possono educare e pur non essendo politica, essa è di grande impatto e valore; l’Eurovision ha deciso di lanciare un importante messaggio di pace, è un modo per educare il pubblico ad amarsi e rispettarsi l’un l’altro“.

“Tutti sullo stesso palco esprimono con differenti lingue e culture il concetto di universalità…” pone l’accento Mika “…siamo qui per dire qualcosa di semplice mano nella mano, PACE, un messaggio di unità, affinché non si fermi mai e la musica è il simbolo più grande e migliore per la pace“. Le prove ufficiali, degli artisti di tutti i Paesi in gara, hanno avuto largo modo di perfezionare la messa in scena delle proprie performance, su uno dei palcoscenici più innovativi che si siano mai apprezzati all’Eurovision Song Contest. Un “sole cinetico”, progettato dalla designer Francesca Montinaro, con i suoi sei archi concentrici e mobili hanno dato vita a dinamiche teatrali e spettacolari giochi di luce, intrecciati tra elementi che hanno richiamato i giardini all’italiana. Sospeso tra realtà e illusione, la vegetazione si è mescolata tra giochi di luci e ha accolto l’intero team e le Star di tutti i Paesi in gara in una dimensione ludica e architettonica.
Tra le affascinanti sorprese mozzafiato, non sono mancate le retoriche polemiche e critiche a mio avviso poche costruttive, qualche mal funzionamento tecnico, disaccordi, perfino minacce lanciate su social e rivolte all’organizzazione torinese e non solo (per fatti incresciosi che “sembrano” siano accaduti durante il Turquoise Carpet e comunque sotto il vaglio degli inquirenti), malintesi che hanno agitato alcune delegazioni in gara e insomma, chi ne ha più ne metta, per contorno all’imponente kermesse che ogni anno catalizza l’attenzione di mezzo mondo e una platea di 200 milioni di telespettatori, per poi alla fine dissolversi a “tarallucci e vino”. Con le prove generali della seconda semifinale c’è stato il tempo anche per una conferenza stampa congiunta della Rai e di EBU, dove hanno incontrato i mass media all’indomani del notevole esordio ottenuto nell’evento televisivo.

Le tre serate, tenutesi al PalaOlimpico di Torino il 10, 12 e 14 maggio 2022, sono state trasmesse in prima serata su Rai Uno, Rai Radio 2 e in streaming su RaiPlay.La prima semifinale dell’Eurovision Song Contest su Rai Uno ha avuto ascolti record, il 27% di share, più di 5 milioni e mezzo di telespettatori, la seconda semifinale 5 milioni e 538 mila, con uno share del 27,7, la Finale ben 6 milioni 590mila telespettatori con uno share del 41,9%.

Onorati di avere fatto parte ufficialmente della 66esima edizione di Eurovision Song Contest 2022, TeleVideoItalia.net ringrazia il grande supporto avuto dall’intero staff, la squisita ospitalità e assistenza avuta sul posto al Turquoise Carpet, i mezzi a disposizione che ci hanno condotto al party di ben venuto nella splendida città torinese e negli spazi riservati e permessi a noi mass media, per seguire le prove generali tenute nel PalaOlimpico, ma non per ultimo la EBU e RAI per la fiducia posta nei nostri riguardi, nell’averci dato il novero di raccontare e rendere partecipe i nostri connazionali italiani residenti in Germania a questo epocale evento musicale.

Il servizio televisivo redatto in collaborazione con la SDA FotoVideo Production e visibile sui siti ufficiali di televideoitalia.net e corriereditalia.de

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