Il presidente del Comites di Hannover Giuseppe Scigliano è intervenuto alla celebrazione del Giorno dell’unità nazionale e delle forze armate italiane che si è svolta, presso il cimitero d’onore Amburgo – Öjendorf.

“Anche quest’anno – ha ricordato Scigliano – ricorre l’anniversario di una dolorosa pagina della nostra storia. In questo luogo della memoria, sono seppelliti ben 5.839 connazionali che hanno perso la loro vita nella seconda guerra mondiale nello Slewig-Holstein, nella Bassa Sassonia, ad Amburgo, a Brema e nella Westfalia. Guardando queste lapide, coperte dal silenzio, in questa mattina d’autunno, è difficile pensare ai rumori, alle urla ed alle atrocità commesse in quegli anni di guerra e di paura.

Oggi come allora però una parte del mondo guarda altrove e l’altra è in subbuglio, il sangue scorre e l’odio prende il sopravvento nell’animo chi crede di agire per dei principi dettati dal proprio Dio. Basta guardare Aleppo per capire in quale tragedia attualmente ci troviamo. È inutile ricordare quanta ferocia ci arriva dentro casa attraverso i media: teste mozze; bambini, vecchi, donne ed uomini trucidati; ospedali bombardati e rasi al suolo; gente che scappa e perde la vita in mare. Per coloro che riescono a sopravvivere raggiungendo le nostre coste, dopo aver pagato a caro prezzo il viaggio ai loro aguzzini, inizia un calvario diverso, un calvario che non ha limiti ma pieno di confini da oltrepassare.

Veramente impressionante – prosegue Scigliano – è vedere le differenze di gestione del fenomeno dei diversi Stati europei dove aumentano quotidianamente i consensi alle forze reazionarie e populiste perché fanno leva sulle paure della gente comune che non ha il coraggio di confrontarsi con altre culture. Le conseguenze dei conflitti in atto in Siria e nei paesi limitrofi, stanno costringendo alcune popolazioni a migrazioni di massa ed il resto del mondo erge muri e filo spinato, paga la Turchia per ostruirne il passo”. Di fronte a questa situazione così delicata secondo Scigliano “c’è da prendere atto che venti di guerra tra opposti schieramenti ritornano a soffiare.

È noto che la Nato sta dislocando alcune forze armate lungo i confini del blocco Russo e la stessa Russia mette in mostra armi atomiche mai viste prima. Non è nemmeno immaginabile quali potrebbero essere le conseguenze di un conflitto tra due schieramenti dotati di tecnologia bellica di altissimo livello. Purtroppo – continua il presidente del Comites di Hannover – questi morti che oggi noi ricordiamo, e tutti gli altri caduti in tutte le guerre, non sembrano essere un monito per coloro che gestiscono le regole del vivere comune su questo pianeta. Io sono fiducioso però – conclude Scigliano – ed auspico che il ricordo di tutte queste persone passate per le armi ed a cui va tutto il nostro rispetto, possa essere utile per indirizzare i poteri che governano il nostro pianeta, verso una politica di coesistenza di tutti i popoli nel vivere le loro diversità in nome della pace e della fratellanza”.

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