Copertina del Quaderno

Il Governatore Tobias Hans al Console Generale a Francoforte Andrea Esteban Samà: „Il mio ringraziamento per questa cronistoria così avvincente e piacevole

Si tratta del numero quattro della collana i “Quaderni francofortesi”, curata dal Consolato Generale d’Italia a Francoforte sul Meno, e porta il titolo “Storia, storie e aneddoti. Sulle tracce degli italiani in Saar”.

La serie dei Quaderni Francofortesi, varata nel 2017, ha già trattato temi come l’eredità nel diritto italiano e tedesco, il compendio statistico della collettività italiana a Francoforte e la guida facile ai servizi consolari.

Perché parlare ora di “Storia, storie e aneddoti, ovvero il via vai di italiani e Saarlandesi”?

Il Console Generale d’Italia a Francoforte, Andrea Esteban Samà, lo spiega così nella sua prefazione: “Nel mese di luglio del 2020 abbiamo avuto l’onore e il piacere della visita a Francoforte e in Saarland del Sottosegretario di Stato agli Affari Esteri e Cooperazione Internazionale, Senatore Ricardo Antonio Merlo. Nel corso di quella visita è maturata l’idea della riapertura di uno sportello consolare a Saarbrücken. Quello che mi ha impressionato durante i colloqui di quelle giornate con le Autorità del Saarland, in primis con il Ministro-Presidente Tobias Hans, e anche con i membri del nostro Comites e con il suo presidente Cav. Giovanni Di Rosa, sono stati i frequenti riferimenti e citazioni dell’antichissima presenza italiana in quella parte della Germania. Una tradizione storica che ha lasciato orme e testimonianze di grandi artisti, letterati ed esponenti politici, ma anche di migliaia di lavoratori che hanno contribuito alla crescita e allo sviluppo di quella ospitale regione. Il passo verso la creazione di un nostro “Quaderno Francofortese”, dedicato alla storia e agli aneddoti degli italiani nel Saarland, è stato breve”.

Il curatore della collana “Quaderni Francofortesi”, e autore di questa storia degli italiani in Saarland, Pasquale Marino, è andato quindi alla ricerca di aneddoti, fotografie e fatti storici che documentano la secolare presenza italiana nel territorio della Saar ai confini con la Lorena e il Lussemburgo.

Senza pretese di scientifica documentazione (il lavoro è presentato proprio come uno stimolo alla vera e propria ricerca storica), Marino racconta come il nome al continente Americano sia stato dato in un convento poco distante dal Saarland, in base ai resoconti dei viaggi di Amerigo Vespucci, come nel VII secolo da Monte Cassino arrivarono i primi monaci benedettini, fondando nel Saarland il più antico monastero della Germania, come nel XIV secolo gli impoveriti Conti di Saarbrücken del casato dei Nassau facevano ottimi affari con i venditori di vino e olio in transito per la sua Contea e come –Marino scrive: così ci piace credere- il blu della Cappella Sistina di Michelangelo fu ricavato dal lapislazzuli del Saarland. L’autore ricorda che la prima missione internazionale dei nostri Carabinieri si è svolta proprio a Saarbrücken nel 1936 e raggiunge i giorni nostri con la citazione di manifestazioni internazionali curate dall’allora Consolato d’Italia a Saarbrücken. Marino: “Noi abbiamo un passato comune, la nostra lingua è parlata da secoli in questa regione, da secoli facciamo affari gli uni con gli altri, da secoli leggiamo gli stessi libri, da secoli appendiamo alle pareti gli stessi quadri”.

È questo il messaggio diretto soprattutto ai giovani lettori italiani con l’offerta di una migliore presa di coscienza delle proprie origini.

Il Consolato ha lasciato per questo motivo ampio spazio della propria pubblicazione all’iniziativa del COASSCIT di Saarbrücken, che da anni cura e segue il progetto “Tracce”, che è nato, a detta del Direttore del Comitato per l’assistenza scolastica, Rolando Pettinari, con “L’esigenza di offrire ai giovani italiani l’opportunità di riflettere sulle proprie origini. Il progetto innovativo è andato sviluppandosi nell’arco di 25 anni e ha coinvolto giovani, docenti, animatori culturali ed artisti in una singolare esperienza educativa, che non trova di uguali per durata e originalità non solo nel Saarland, ma probabilmente anche in altre parti della Repubblica Federale di Germania”.

La Storia degli italiani in Saarland è piaciuta anche ai tedeschi

Il Quaderno Francofortese si fregia della prefazione del Governatore del Saarland, Tobias Hans: “Il mio ringraziamento è rivolto al Console Generale Andrea Esteban Samà e ai suoi collaboratori per questa cronistoria così avvincente e piacevole, la quale sottolinea la comune storia e i legami di amicizia dei due Paesi”. Numerose sono le illustrazioni e fotografie storiche in un’impaginazione curata da David Albamonte con il supporto tecnico di Stefano Liuzzi. Marino, Albamonte e Liuzzi si occupano dei “Quaderni Francofortesi”, voluti dall’allora Console Generale Maurizio Canfora, sin dalla prima apparizione nel 2017.

I Quaderni sono consultabili alla pagina web del Consolato Generale www.consfrancoforte.esteri.it

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