Nella foto: Squadra di calcio Leinfelden-Echterdingen, foto di ©Günther Bergmann

Nel 2024 l’Echterdingen Calcio compirà mezzo secolo di storia calcistica italo-tedesca. Dopo 20 anni di campionato italiano nel Baden-Württemberg, nel 1994 tutte le società calcistiche straniere furono integrate nell’attivitá di campionato locale

In quasi tre decenni, delle 117 squadre italiane locali c’è rimasto ben poco.

Dopo il ritiro della stagione 2021/22 degli Azzurri Fellbach, Italia Beinstein, Tricolore Calw e Stella Gmünd di squadre italiane ne sono in lizza ne sono rimaste solo tre: Catania Kirchheim (Kreisliga B), Milan Heidenheim (Bezirksliga) ed Echterdingen Calcio (Verbandsliga).

Ed è proprio quest’ultima che sta attirando l’attenzione del calcio amatoriale in terra sveva.

Grazie alla vittoria di 2-0 dello scontro-diretto con la capolista Essingen, l’Echterdingen Calcio vola col vento in poppa.

Fautore principale di una quasi radicale trasformazione della squadra e della società è Francesco Di Frisco, che ci spiega così il cambio di passo:

“Sono successe tante cose rispetto alla scorsa stagione. Abbiamo potuto assumere un nuovo direttore sportivo che apprezzo molto e rinforzato il team tecnico della squadra”.

Che cosa significa l’aver battuto la capolista Essingen nella 7a giornata di Andata?

Significa molto per noi. La mia squadra ha dimostrato a tutti che non è facile vincere contro di noi.

Quanto insidiosa è la Verbandsliga?

Questo campionato è molto duro. Negli ultimi anni si è visto che non è affatto facile. Una squadra come il TSV Essingen, con il budget più alto, compra i migliori giocatori da 4 anni e ciononostante non riesce a conseguire la promozione perché in questa categoria qualsiasi squadra può battere chiunque.

Per affrontare la lunga stagione c’è bisogno di un’ampia rosa. Quanti giocatori avete tesserato per questo campionato?

Quest’anno abbiamo 28 giocatori. Abbiamo un budget molto ridotto rispetto alle squadre top. Ma i soldi non fanno sempre gol. È lo spirito di squadra che spinge ogni giocatore a buttarsi nel fuoco per il compagno.

La società Echterdingen Calcio è l’unica italiana nel Baden-Württemberg che milita in una categoria che si avvicina al semiprofessionismo per qualità di giocatori, staff tecnico e budget finanziario. Come vi siete organizzati per affrontare con determinazione la stagione 2022/23?

La nostra struttura è molto chiara: un allenatore con 3 assistenti, un direttore sportivo, un team manager, un game director, un cassiere e un presidente. Se un giorno dovessimo davvero realizzare il sogno della promozione allora dovremo ritoccare tutto l’assetto. Per essere una società calcistica italiana abbiamo purtroppo pochissimi italiani in squadra. Però il presidente, il cassiere, l’allenatore, il portavoce della società e l’attuale capocannoniere siamo tutti italiani. In squadra abbiamo 3 turchi, 1 brasiliano, 3 albanesi, 13 tedeschi, 7 croati, 1 italiano, Daniele Cardinale che sta facendo una ottima stagione con 10 reti all’attivo in 9 partite.

Qual è l’amalgama/il collante che sta tenendo solida dirigenza e giocatori?

Quest’anno siamo una bella famiglia. I giocatori si rispettano e ascoltano attentamente quello che noi allenatori gli chiediamo. Abbiamo cambiato il nostro stile di gioco rispetto alla scorsa stagione; giochiamo un calcio molto veloce e attacchiamo l’avversario già nella propria metà campo, non dando all’avversario il tempo di fare passaggi controllati.

Qual è l’obiettivo di questa stagione?

L’obiettivo minimo è la salvezza. Siamo ancora all’inizio e la stagione è lunga.

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