Per i lettori che hanno seguito, attraverso le pagine del Corriere d’Italia, le vicende del monumento eretto “Ai Caduti del Mare” – nel Cimitero Militare italiano a Monaco di Baviera – vorrei far conoscere loro ciò che è successo negli ultimi giorni. Premetto che il monumento in argomento è stato eretto, con regolare concessione, nell’anno 2002. Sembra che sia stata tolta la catena perimetrale che circondava il monumento, con i paletti di sostegno e la targa bronzea, bilingue, posta sul lato sinistro della base in granito. Non si sa per quale motivo. Forse vogliono ristrutturare il monumento? Da ciò che mi è stato riferito, sembra che tale cambiamento sia partito su incarico concesso dall’Ente istituzionale nostrano. A dire il vero, quest’ultima non ha mai saputo considerare e comprendere la nostra presenza associativa come una risorsa rappresentativa per la nostra comunità ivi residente. Fonte di idee da ascoltare e recepire nell’interesse collettivo ma soprattutto per i connazionali, e le loro famiglie, che risiedono stabilmente e lavorano su questo territorio. Interessi, che non sono mai stati presi in giusta considerazione per renderli compatibili con le esigenze del luogo dove noi viviamo e condividiamo la vita quotidiana con la gente autoctona. Quotidianità che ha consentito, da sempre, lo scambio di idee, di spazi e di competenze utili e condivisi da tutti. Questo ed altro, purtroppo, alle Istituzioni nostrane sono venute a mancare, forse, per ristrettezza intuitiva o forse anche per valutazioni errate! Quest’anno, purtroppo, non si sa dove posare e accendere i ceri offerti al nostro monumento poiché (come è ben visibile dalla foto!) manca lo spazio per tale operazione.

Giuseppe Malascalza, ancora responsabile dell’Associazione Nazionale Marinai d’Italia in Germania

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