Con la sua scomparsa se ne va un pezzo di storia della nostra collettività italo-sveva

Nato a Foggia nel 1930 e cresciuto a Vieste, perla del Gargano, abbandona gli studi per tentare, già nel 1958, la sua avventura in terra stoccardese.

Trova subito lavoro alla Werner & Pfleiderer, una azienda metallmeccanica a Stoccarda-Feuerbach.

Ben presto si impadronisce della lingua tedesca e in poco tempo diventa fiduciario sindacale della IG Metall e si interessa di formazione aziendale per i numerosi connazionali.

Giuseppe Palumbo ha però un forte spirito europeista e già nel 1965 fonda a Stoccarda con degli amici tedeschi “L’Europa Club”, luogo ideale per promuovere incontri, feste, corsi di tedesco per lavoratori italiani e dibattiti sull’allora giovanissima e piccola Europa Comune, racchiusa nel MEC (Mercato Europeo Comune) istituito con la firma dei Trattati di Roma il 25 marzo 1957 ed entrati in vigore i 1° gennaio 1958.

Verso la fine degli Anni 60 dà vita a Stoccarda al Patronato Inas Cali DGB (Centro assistenza lavoratori italiani) presso la Confederazione degli allora 16 Sindacati tedeschi di categoria.

Conscio del basso tasso di scolarità e dell’impellente necessità di creare loro una base per orientarsi meglio nel mondo del lavoro, ipersensibile alle questioni sociali e linguistiche convince lo IAL Nazionale (Istituto Addestramento Lavoratori) della Confederazione Italiana Sindacati Lavoratori (CISL) con sede in Roma ad istituire una propria Delegazione estera.

Così facendo spiana la strada a centinaia di connazionali per accedere a corsi di base di tedesco tecnico, calcoli meccanici e disegno tecnico, al fine di poter accedere a corsi di qualifica tedesca (Gesellenbrief).

Per riuscire nell’intento, stipula un accordo di collaborazione con l’Internationaler Bund für Sozialarbeit (IB), allora guidato dallo spagnolo Ruperto Toscano.

La formula della collaborazione con l’IB (oggi il maggior ente di formazione professionale tedesco) dà pienamente ragione al lungimirante Palumbo.

Verso la metà degli anni ’70 egli nota che sempre più famiglie restano in Germania. E per favorire il bilinguismo fonda l’asilo italo-tedesco Girasole a Stuttgart-Zuffenhausen, un quartiere ad alta densità di italiani.

Attraverso la sua intraprendenza riesce a reperire fondi tedeschi ed italiani pur di garantire dignità alla struttura e al personale binazionale. L’asilo oggi è ancora attivo, ma ha perso molto della sua originalità, dovuto anche al fatto che da oltre un decennio la gestione è a totale carico del Comune di Stoccarda.

Per il suo attivismo dentro e fuori il sindacato, in seno alla comunità italiana e nella società tedesca, Giuseppe Palumbo non ha guadagnato medaglie e pennacchi, ma certamente tanta stima e riconoscenza da parte della gente comune e degli organismi consolari (Coasscit, CoCoCo, Cais, Coemit e Comites) che nel corso degli anni hanno cambiato denominazione ma non finalità, cioè aiutare concretamente quelle frange della collettività meno abbiente e quindi più bisognosa di supporto e sostegno.

Grazie all’operato di Palumbo anche l’Istituto IAL-CISL è riuscito a conquistare la fiducia delle autorità italiane e tedesche e ad affermarsi nel campo dell’insegnamento dell’italiano e del recupero e sostegno scolastico in Germania.

Giuseppe Palumbo è stato tumulato il 10 aprile scorso a Ostfildern (Stoccarda), ma la sua opera rimane e ce lo auguriamo per molti anni ancora.

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