Nella foto: La Nazionale Italiana Cuochi

Nel quadro dell’Intergastra, una fiera incentrata sul mondo dell’arte culinaria, si sono svolte le Olimpiadi per team nazionali di ogni continente. Dietro alle pluripremiate Norvegia e Svezia si è piazzata la Nazionale Italiana

L’Italia ha conquistato un Oro nella categoria “cucina calda” e un Argento nella Chef’s Table della cucina fredda.
“La 25a fiaccola olimpica accesa a Stoccarda resterà per noi nella storia. È la prima volta che il Team Italia porta a casa una vittoria così importante”, ha affermato il vicentino Gianluca Tomasi, responsabile della Nazionale Italiana Cuochi (NIC) per le competizioni internazionali.

Per la categoria Nazionali di quasi 50 paesi hanno dovuto competere in grandi categorie: Il Ristorante delle Nazioni e lo Chef’s Table, ovvero Cucina calda, Cucina fredda e Dessert per 110 persone.

Le tre portate realizzate in ordine di uscita sono state:

1) Salmone con manto di piselli, mousseline di salmone e spuma di agrumi, tartare di salmone e avocato, gelatina di finocchi o mele;

2) Lombo di vitello con aglio nero e timo, crumble di pane aromatizzato, terrina di vitello, foiegras, animelle e cardoncelli, patata fondente con panna acida e confit di prezzemolo;

3) Mousse di cioccolato Early Grey, gelato al thè, variazione esotica e tortino caldo di cioccolato alla mandorla.

La giuria internazionale – ci dice Francesco Locorotondo di Alberobello (Bari) – oltre alla bontà del gusto applica un rigoroso sistema di valutazione che contempla l’igiene, la refrigerazione, gli sprechi, l’uso di prodotti freschi e di stagione, l’uso della plastica, la cottura, la presentazione, il gusto, l’organizzazione del lavoro in cucina, e il lavoro di squadra.
Ma nel lavoro di squadra un ruolo importante per l’Italia lo giocano le Delegazioni estere, aderenti alla Federazione Italiana Cuochi.

A Stoccarda infatti determinante è stato l’apporto delle Delegazione Germania che ha supportato la Nazionale nei più svariati ambiti della competizione, dal supporto tecnico-logistico a quello dell’approvvigionamento integrativo dei prodotti. Un forte sostegno è stato offerto anche dalla nota Pasticceria Gelsomino di Stoccarda che con grande generosità e spirito di abnegazione, ha sostenuto i giovani “Nazionali” nella delicata categoria del dessert.

“Le Olimpiadi – ci ha confidato il romagnolo Gaetano Ragunì, General Manager della Nazionale – è una competizione ad alta tensione. Sveglia all’alba, alle 6.30 accesso ai box di cucina con stoviglie, pasta ed ingredienti ed iniziare alle 7 a cucinare. Alle 12 al Ristorante delle Nazioni bisogna puntualmente servire l’antipasto. Ritardi significano punti di penalità.”

Ogni squadra è composta da un capitano, 4 cuochi e un pasticciere, che compete in 4 categorie. Vince la Nazionale che totalizza il numero maggiore di punti. Con il grido di gioia della sudatissima vittoria, anche i nostri giovani concorrenti hanno d’incanto azzerato la fatica, il sacrificio e la tensione accumulata nelle 5 giornate stoccardesi.

“Siamo fieri ed orgogliosi di questo straordinario risultato – ha aggiunto commosso Rocco Pozzulo, presidente della Federcuochi – il podio olimpionico di Stoccarda costituisce un importante traguardo di confronto internazionale non solo per la nostra Nazionale e per la Federazione, ma anche per l’Italia intera, perché in qualsiasi competizione internazionale il team azzurro valorizza l’alta qualità e le caratteristiche dell’intero comparto agroalimentare italiano.”

I prodotti adoperati a Stoccarda avevano origini di diverse realtà regionali: fassona (razza bovina) piemontese, agrumi di Sicilia, broccolo fioralo di Creazza (Vicenza), Sedano di Verona, radicchio di Treviso.

I semilavorati e gli ingredienti per la gelateria e la pasticceria sono stati forniti dall’Elenka, una nota azienda del palermitano che da alcuni decenni ha conquistato diversi mercati internazionali, tedesco compreso.

“La chiave del successo, nazionale ed internazionale – ci confida Francesco Galvagno, proprietario dell’azienda – è la capacità di valorizzazione del mondo contadino siciliano che sa individuare e combinare gli aromi naturali della nostra Sicilia. Alla nostra azienda spetta il compito di trasformarli e commercializzarli. Tuttavia la nostra bandiera è costituita da pistacchi, mandorle e agrumi.”

Per gli eccellenti risultati conseguiti all’Intergastra di Stoccarda, consacrata sede stabile delle future Olimpiadi, non sono tardati ad arrivare auguri e complimenti istituzionali.

Spiccano quelli di Michele Schiavone Segretario Generale del Cgie (Consiglio Generale degli Italiani all’Estero) e del governo italiano attraverso il Sottosegretario agli Esteri, Manlio Di Stefano che ha inteso ricevere alla Farnesina la Nazionale Italiana dei Cuochi (NIC) guidata dal Team Manager Gianluca Tomasi e dal capitano Pierluca Ardito.

“Questo ulteriore successo della Nazionale Cuochi – ha esordito il Sottosegretario – conferma la grandissima considerazione che viene riservata a livello mondiale ai simboli del Made in Italy, al nostro stile di vita e alla ricchezza della nostra cultura e del nostro territorio, unanimemente ammirati.”

“Il nostro cibo e la nostra cucina – ha concluso De Stefano – si avvalgono di un’alta professionalità culinaria che sa unire la tradizione secolare alla capacità di innovazione continua dei nostri migliori cuochi.”

Ma nulla viene dal nulla. Il duro lavoro e le rinunzie sono spesso motivo di un certo disinteresse dei giovani verso questo settore importante dell’economia.

Nonostante la grande visibilità che la buona cucina ha guadagnato sia in Italia che in Germania attraverso le numerose trasmissioni televisive di canali pubblici e privati, ristoratori, pasticcieri e gelatieri hanno enormi difficoltà di reperimento di manodopera. I giovani stentano ad accostarsi a questi segmenti, perché si deve lavorare molto e fino a tarda ora, anche nei giorni festivi.

“Forse – sostiene Gaetano Ragunì, da 4 anni Team Manager della Nazionale Cuochi – i giovani di oggi non vogliono o non trovano la spinta motivazionale giusta, il coraggio e l’umiltà di scommettere o investire su sé stessi per raggiungere col tempo, benefici economici, professionali e di immagine. E queste vetrine servono anche a suscitare interesse e stimoli per questo mestiere duro, ma ricco anche di soddisfazioni.

La Germania si è piazzata al 6° posto, mentre alla Finlandia è andato un premio speciale per aver partecipato con una squadra di giovani diversamente abili. All’esposizione “Gelatissimo” sono stati lanciati gusti senza zucchero e uno alla birra. L’Intergastra ha attirato 100 mila visitatori e 1.497 espositori.

Le Nazionali si sono date appuntamento a Lussemburgo per la disputa del Campionato Mondiale 2022.

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