PRIMA PARTE: COSA OCCORRE SAPERE
Che cosa è e cosa provoca la bronchite cronica?
La bronchite è dovuta all’infiammazione delle basse vie respiratorie. La forma acuta è in genere dovuta ad una infezione virale, frequente durante la stagione invernale. Di solito inizia come un raffreddore, con possibilità di evolversi in sinusite e quindi può raggiungere le basse vie aeree. Guarisce in pochi giorni anche se il raffreddore può persistere per alcune settimane. La forma cronica è invece tipica dei fumatori ed insieme ad enfisema è detta malattia bronchiale cronica ostruttiva. Come detto, la bronchite cronica è caratterizzata da tosse produttiva persistente. Il muco viene prodotto dalle vie aeree infiammate e a lungo tempo si può formare tessuto cicatriziale e la respirazione può diventare difficoltosa.
Come si manifesta?
La tosse produttiva è il sintomo più comune, sopratutto al mattino al risveglio. Nei casi più gravi si può avere anche respirazione difficoltosa, estremità delle dita blu, ben visibile sotto le unghie, ed edema agli arti inferiori.
Quali sono le cause della brochite cronica?
Il fumo di sigaretta, specialmente se si è iniziato a fumare in età giovanile, è il cattivo comportamento che causa nel giro di pochi anni i primi sintomi della bronchite cronica. Vivere in un ambiente inquinato, dove la qualità dell’aria è cattiva, comporta un maggiore rischio di sviluppare questa malattia respiratoria. Oggi si tende a considerare anche la condivisione dell’ambiente, specie se ristretto, con un fumatore come un forte fattore di rischio. Esiste anche uno studio che associa il disturbo del russare ad un maggiore rischio. Queste malattie respiratorie possono avere anche un’origine professionale. Lavoratori esposti a polveri varie come nell’industria estrattiva ma anche lavoratori dell’industria tessile, esposti alla polvere di cotone, delle cartiere, esposti alla polvere di legno, se non protetti da adeguati presidi (maschere dotate di filtri) possono sviluppare malattie respiratorie cronico/ostruttive.
Come si scopre se si è affetti da bronchite cronica?
Occorre andare dal dottore, che vi ascolterà il torace, vi guarderà la gola, raccoglierà eventualmente un campione dello sputo, prescriverà una radiografia del torace e possibilmente un esame spirometrico. In cosa consiste? È un esame funzionale che va a valutare la capacità dei polmoni e delle vie respiratorie. È assolutamente non invasivo, ma richiede una buona collaborazione dell’anziano che dovrà soffiare con intensità attraverso un boccaglio. Con questi elementi il vostro medico sarà in grado non solo di confermare la presenza della malattia respiratoria ma anche di stabilirne la gravità.
SECONDA PARTE: CONSIGLI PRATICI OVVERO…. ISTRUZIONI PER L’USO
Devo smettere di fumare?
Assolutamente si! Anche se in presenza di bronchite cronica buona parte del danno è fatto, e la tosse produttiva manterrà la sua intensità per un certo tempo anche dopo aver smesso di fumare, smettere serve in primo luogo ad evitare che una bronchite cronica evolva a broncopatia cronica ostruttiva con diversi gradi di enfisema polmonare. Questa evoluzione comporta una seria sintomatologia respiratoria che compromette fortemente la qualità di vita. Un anziano dovrebbe anche con i suoi comportamenti essere di esempio per le giovani generazioni, cominciando con l’insegnamento ai nipoti che fumare fa male. Inoltre, ricordiamoci che il fumo è il più importante fattore di rischio per molte patologie tumorali, ad iniziare proprio dal tumore bronchiale. Non è mai troppo presto per smettere di fumare!
Quali altri misure posso intraprendere?
Come abbiamo visto, l’inquinamento atmosferico e specialmente le polveri sottili, sono un altro importante fattore di rischio. Evitate di passeggiare in aree di alto traffico, specie se traffico pesante, ma al contrario si raccomandano lunghe passeggiate nei parchi, spesso ricchi di conifere. Altre misure utili di carattere preventive includono la vaccinazione contro lo pneumococco e la vaccinazione annuale contro i virus influenzali, raccomandato in generale per tutti gli anziani ma specialmente utile per quelli affetti da bronchite cronica o malattie respiratorie in generale. Lo specialista delle malattie respiratorie, potrebbe anche verificare la presenza di una vecchia infezione tubercolare mediante un test cutaneo. Lo scopo del test è di verificare lo stato infettivo prima di iniziare una terapia steroidea, che potrebbe essere necessaria nei casi più gravi. È importante evitare di arrivare a questi sviluppi estremi: cercate di fare tutto il possibile!
… e la dieta?
Come i nostri lettori più affezionati sanno, siamo convinti che la salute comunci a tavola, con le buone abitudini alimentari. Vi starete chiedendo come faremo a fare entrare la dieta nel discorso della bronchite cronica. Ebbene, come abbiamo detto questa malattia è provocata da un processo infiammatorio cronico dei bronchi. Sostanze antiossidanti potrebbero quindi portare beneficio. Un recente studio inglese ha evidenziato come il consumo regolare di frutta e verdura sia associato a una riduzione del rischio di sviluppare malattie respiratorie croniche come la bronchite cronica. L’effetto positivo della frutta è stato poi provato da studi successivi. Nel tempo, sono stati chiamati in causa per i loro effetti positivi vitamina C e β-carotene, flavonoidi e micronutrienti come il selenio. La vitamina C, di cui la frutta è ricca, sembra presentare una particolare azione protettiva. Nei fumatori, la dose raccomandata di vitamina C risulterebbe essere di quasi il doppio rispetto ai non fumatori, per contrastare l’effetto pro-infiammatorio del fumo. Numerosi altri fattori alimentari sono stati studiati per la loro possibile azione protettiva sull’apparato respiratorio. L’assunzione di oligoelementi come il magnesio, l’elevato consumo di acidi grassi omega-3 ed il regolare utilizzo di cereali nella dieta quotidiana sembrano dotati di un effetto protettivo nei confronti dello sviluppo di un quadro di accelerato declino della funzione polmonare. Queste ipotesi attendono però conferme da ulteriori studi scientifici. Non ha bisogno invece di altri studi l’evidenza che l’abuso di alcol è associato a maggiore rischio di malattie respiratorie ostruttive quali la bronchite cronica e un più rapido deterioramento della funzione polmonare. Moderate quantità di alcol, ovvero il già noto bicchiere di vino (buono) ai pasti, potrebbero addirittura essere benefiche.
E in conclusione….
Chiedendo scusa se abbiamo dovuto usare qualche parola poco digeribile, ma purtroppo per un medico difficile da sostituire, come avete potuto leggere pur partendo da un problema molto specifico, ma comune e poco considerato (e purtroppo spesso non diagnosticato), siamo arrivati a consigli pratici e molto semplici che già abbiamo dato in passato: smettere di fumare, condurre una vita sana, mangiare più frutta e verdura, bere con moderazione. Sembrerebbe la panacea per tutti i problemi di salute. Purtroppo non è così, però con un poco di attenzione in più a questi aspetti potremmo prevenire molti problemi e migliorare la nostra qualità di vita.