Poi è anche attraverso la famiglia, che il cristianesimo si è irradiato e diffuso nel mondo, e sempre grazie ad essa continuerà a vivere. Non a caso Papa Francesco chiede continuamente alle famiglie di sentire la responsabilità della loro missione, specie in questo nostro tempo così confuso e inquieto. Nelle settimane precedenti al Natale don Luciano stesso, attraverso le sue omelie, ci ha invitato a non fare progetti astratti per migliorare il corso della storia, ma a posare la nostra attenzione su piccoli gesti concreti all’interno delle nostre famiglie e della comunità in cui viviamo.
Date queste premesse, non si poteva arrivare impreparati al Santo Natale, dinnanzi al nostro Dio che per noi si è fatto uomo, e che da subito ci ha indicato le chiavi per entrare attraverso la sua porta: umiltà e semplicità. Egli infatti é nato come tutti noi, da un papà e da una mamma, ma in una grotta, e davanti a umilissimi pastori.
Durante il periodo di Avvento, con la famiglia nella famiglia, attraverso la simbolica accensione delle 4 candele, abbiamo cercato di rimuovere l’oscurità che copre i nostri cuori, illuminandoci con sorriso, preghiera, perdono e dolcezza.
Questi doni sono stati offerti a Gesù bambino in maniera concreta: per provvedere alle esigenze dei tanti bimbi adottati a distanza dalla Comunità cattolica in Ludwigs
hafen: come ogni anno, sono stati preparati e venduti dolci natalizi e organizzate lotterie. A questi ricavati si sono aggiunte le offerte e i proventi della Festa di Natale, ma anche i proventi della caffetteria dove comunemente ci si intrattiene dopo la Messa domenicale.
Anche altri avvenimenti hanno contribuito a rendere unico e speciale questo Natale: Nella Prima domenica di Avvento, Mons. Wiesemann, Vescovo di Speyer, ha fatto pervenire a tutte le parrocchie della diocesi sotto forma di video messaggio, – per far sentire in questo periodo particolarmente travagliato, la sua presenza reale tra la gente,- la Sua lettera Apostolica, nella quale ha presentato tutti gli aspetti della diocesi e i suoi mutamenti. Ma la sua attenzione si é posata in modo particolare sui cruenti eventi di Parigi che erano appena successi. In particolare ha citato la lettera aperta indirizzata agli autori delle stragi del giornalista Antoine Leiris, che negli attentati ha perso la moglie, “non vi farò, ne ora ne mai il regalo di odiarvi”. Il Vescovo, tramite essa ha invitato la Chiesa locale a non perdere la fede in Dio, nonostante le difficoltà, bensì a rinnovarla, proprio come in ogni Natale la venuta del bambinello ci rinnova la speranza. Durante la prima domenica di avvento si è svolta anche la presentazione dei bimbi che si apprestano a ricevere il sacramento dell’Eucarestia.
La Festa di Natale, come sempre organizzata dalle famiglie della comunità, ha emozionato e rallegrato in modo particolare i tantissimi interventi. Insieme alla condivisione di un fantastico buffet interregionale, la festa è stata allietata da tanta musica e con canti tradizionali natalizi offerti dal coro Parrocchiale coordinato dall’instancabile Don Luciano. Per la gioia dei tanti bambini (e non solo), è arrivato anche un meraviglioso Nikolaus, interpretato dal sempre presente e innovativo Gerd Hilbert. La serata è stata conclusa, con un pizzico di nostalgia per i bei tempi passati, dalla proiezione di un filmato nella quale sono stati percorsi gli oltre 50 anni di vita della comunità italiana in Ludwigshafen.
A questo Natale vissuto davvero con la famiglia nella famiglia, si è aggiunto, nella festa della SS. Madre di Dio, salutando insieme il nuovo anno, il parroco di Cattolica Eraclea don Nino Giarraputo in visita ai suoi tanti compaesani residenti in Ludwigshafen.
Al termine della concelebrazione Eucaristica bilingue, un brindisi ha suggellato la nascita della grande parrocchia S. Cecilia che, con decreto del Vescovo di Speyer, ha iniziato ufficialmente 1.1.2016 la sua attività contemporaneamente alle altre 69 nuove parrocchie della diocesi.
Foto: Il coro della comunità con mons. Luciano Donatelli