Come una doccia fredda, la notizia del rinvio di alcuni mesi delle elezioni dei Comitati per gli Italiani all’estero- Comites (si parla esattamente del prossimo 17 aprile del 2015, ma a questo punto il dubbio diventa d’obbligo) ha colpito tutti coloro che si apprestavano a fare una campagna elettorale minima, con tutte le difficoltà che la nuova normativa comporta. In molti consideravano già un miracolo il fatto che in Germania tutte le circoscrizioni fossero coperte da almeno una lista. Ora, con questa decisione del Consiglio dei ministri, i dubbi aumentano in misura esponenziale.
Il sospetto è che ci sia piuttosto la velata volontà di finirla con le rappresentanze degli italiani all’estero… Il Consigliere d’Ambasciata Massimo Darchini lo esclude. “La ragione – ci dice Darchini al telefono- sta nel fatto che, alla data prevista precedentemente, soltanto il 2% dell’elettorato potenziale aveva optato per il voto, così come da nuovo regolamento. Sono due le cause possibili –continua Darchini. La prima è la disinformazione, la seconda il disinteresse. Per ovviare un poco alla prima causa, si è pensato di prorogare i termini appunto per informare meglio.”
In un comunicato stampa, l’ambasciata rende noti con maggiore chiarezza i termini della questione: “Si informa che nella Gazzetta Ufficiale n. 268 del 18 novembre 2014 è stato pubblicato il decreto-legge 18 novembre 2014, n. 168 che dispone il rinvio al 17 aprile 2015 delle elezioni per il rinnovo dei Comites, già indette per il 19 dicembre 2014, e la proroga al 18 marzo 2015 del termine utile per fare pervenire agli Uffici consolari la richiesta di iscrizione all’elenco elettorale per l’esercizio del diritto di voto per le elezioni dei Comites. Il rinvio tiene conto dell’esigenza di garantire la più ampia partecipazione alle votazioni da parte dei cittadini all’estero e di accordare un termine più ampio per esprimere la volontà di partecipare al voto secondo la disciplina recentemente introdotta. Si attira l’attenzione sul fatto che il citato decreto-legge 168/2014, benché avente forza di legge dalla sua pubblicazione, è soggetto a conversione parlamentare e quindi potrà, in tale sede, essere modificato. In occasione delle prossime elezioni per il rinnovo dei Com.It.Es. il diritto di voto verrà esercitato per corrispondenza con invio del plico elettorale ai SOLI elettori, in possesso dei requisiti di legge, che facciano espressa richiesta all’Ufficio consolare di riferimento di iscrizione nell’elenco elettorale.
Le richieste dovranno pervenire agli Uffici consolari entro il 18 marzo 2015. Sono fatte salve le richieste di iscrizione nell’elenco elettorale già presentate”. Esigenza di informare meglio, quindi, ci dice l’Amministrazione. Certo, ci si potrebbe chiedere se, per una esigenza di informare meglio, qualcuno potrebbe pensare di rinviare ad esempio le elezioni regionali in Emilia Romagna o in Calabria, o se non è piuttosto vero che –semplicemente- le elezioni dei Comites non stanno al centro degli interessi dell’Amministrazione… Peraltro -sempre a proposito di informazioneora bisognerà informare i cittadini che la data delle elezioni è cambiata. Lo fa presente il segretario generale del Cgie (Consiglio generale degli italiani all’estero), Elio Carozza, in una lettera al presidente del Consiglio, Renzi: “Una conseguenza, legata alle disponibilità finanziarie, riguarda la necessità di informare nuovamente (con le stesse modalità messe in atto fino ad ora) i cittadini italiani all’estero su rinvio della data di voto e sulle modalità d’iscrizione nelle liste elettorali. Senza queste informazioni, il provvedimento preso dal Consiglio dei Ministri rischia di incidere solo marginalmente sulle iscrizioni dei cittadini nell’elenco elettorale del Consolati, ingenerando un’ulteriore sentimento di non considerazione da parte del Paese verso le proprie comunità all’estero”.
Quindi, se prima i cittadini erano stati informati e non avevano preso sul serio il voto, ora verranno informati di nuovo anche sul fatto che la data del voto è stata cambiata. E speriamo bene… Daniela Di Benedetto, che fa parte dell’unica lista che, a Monaco di Baviera, ha raggiunto il quorum necessario per presentarsi alle elezioni, si mostra più positiva. “Questo rinvio ad aprile –dice- è una opportunità da afferrare per cercare di allargare il più possibile il bacino dei votanti. In passato sono stati fatti molti errori che hanno portato disaffezione agli elettori e stanchezza a chi partecipava attivamente al lavoro dei Comites.
In primo luogo è saltata una legislatura e si sa che il voto democratico è uno strumento che bisogna esercitare, altrimenti sopravviene in molti la disaffezione. Poi i tagli continui e inopportuni sui capitoli che riguardano gli italiani all’estero hanno sfiancato il lavoro degli addetti. Per questo è importante utilizzare il tempo che rimane in maniera positiva per aumentare l’interesse al voto”. Più pessimista è Giuseppe Scigliano, attuale presidente ad Hannover e candidato con una lista per il prossimo Comites. “Si è partiti già con il piede sbagliato nell’indire le elezioni con tanto ritardo e richiedendo per di più una opzione per il voto. La motivazione è ora molto, molto bassa. Peraltro chi fa questo lavoro nei Comites lo sa che è in cambio di niente. Ci tengono a pane e acqua. Ora siamo al 2% di candidati al voto, ma anche se arriveremo al 3% che abbiamo ottenuto? Chi ha voluto questo sistema di voto ha sbagliato i calcoli!”.