Porta. Foto di ©Daniele Messina

GERMANIA – Grundsteuer, entro il 2025 devono essere tutte ricalcolate

Stavolta non è colpa del governo per i grattacapi che stanno per piovere addosso ai proprietari di immobili in Germania. È stata la Corte Costituzionale di Karlsruhe a diramare una sentenza in base alla quale entro l’anno 2025 dovranno entrare in vigore nuovi criteri per il calcolo delle imposte fondiarie, o Grundsteuer, sul suolo tedesco, che corrispondono all’incirca all’italica ICI. La sentenza era motivata dal fatto che il valore di un immobile fino ad ora veniva calcolato in base a dei criteri risalenti al 1964 per la Germania occidentale, mentre i criteri per quella orientale risalivano ancora al 1935: il che significa rifare daccapo tutti i conti per la bellezza di 24 milioni di edifici classificati ufficialmente a scopo abitativo (Wohnimmobilien) e 12 milioni di edifici adibiti a scopi industriali o lavorativi in genere (Gewerbeimmobilien), entro il 2025. Già i criteri per distinguere questi due tipi di base sono alquanto complicati e differenti da Land a Land. Ad esempio: quanti metri quadrati possono essere concessi all’abitazione del guardiano della fabbrica?

Guai a chi tarda!

Il giorno di riferimento (Stichtag) vale per tutti: l’appena trascorso 1° gennaio 2022. I proprietari di immobili avranno poi tempo fino al prossimo ottobre per fornire al relativo Finanzamt tutti i dati relativi ai loro immobili necessari per i per il calcolo della nuova Grundsteuer. E non si devono inviare per posta, in forma cartacea, ma in formato elettronico sul sito fiscale detto Elster. Guai a chi tarda: lo attendono multe fino a 25.000 € più un ulteriore tassa per il ritardo. Inoltre il Finanzamt può permettersi di dare una valutazione d’ufficio del suo immobile. Quali informazioni il proprietario sia obbligato a fornire, può variare da Land a Land. Nel Baden-Württemberg basta soltanto la superficie dell’immobile perché tutto il calcolo si basa esclusivamente su quello, però in Baviera, nell’Assia, nella Bassa Sassonia e ad Amburgo vale un modello di calcolo più complesso , mentre gli altri Länder hanno adottato il cosiddetto modello federale (Bundesmodell) che richiede molte più informazioni e dei calcoli complicatissimi.

A chi rivolgersi?

Un punto di riferimento per i proprietari di immobili sarà senz’altro l’ufficio del catasto (Grundbuchamt) dove dovrebbero essere reperibili tutte le informazioni richieste dal Finanzamt. Ad esempio la superficie in metri quadrati, senza bisogno di stare a misurarla daccapo, a meno che nel frattempo non siano stati effettuati dei cambiamenti; ma anche il numero dei piani ed il numero di registrazione (Registrierungsnummer). Il modo più spiccio per ottenerli è fare una capatina di persona al Grundbuchamt, dato che come proprietario si ha il diritto di avere visione degli atti. Però si teme che a causa dello stretto margine di tempo e dell’enormità delle richieste, il povero ufficio verrà preso d’assalto da legioni di proprietari di immobili.

A chi tocca?

Il provvedimento tocca anche i numerosi connazionali che si sono comprati una casa in Germania. Quegli italiani invece che vivono in case in affitto, potrebbero crogiolarsi pensando che la cosa non li riguardi. Purtroppo le cose non stanno così, poiché tutte le spese dei padroni di casa potranno venire rigirate ai loro inquilini nei costi aggiuntivi (i famigerati Nebenkosten) a partire dal 2025.

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