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di Saro Spina - 

Possono far sorridere certe immagini provenienti dall’Italia di militari appostati con le armi in mano a presidiare le città vuote; per la propria difesa i valorosi incursori della 9. anziché le corazze d’acciaio hanno mascherine di stoffa sulle vie respiratorie. Dopotutto capi di stato come Trump e Macron hanno pubblicamente dichiarato di essere in guerra contro l’invasione del nemico invisibile. A tutt’oggi la scienza medica non ha esaurito le ricerche indispensabili su di esso, ma sembra accertato che il coronavirus si trasmetta da persona a persona per via aerea, su microscopiche goccioline che il nostro corpo inevitabilmente emette respirando, o tossendo, o peggio ancora starnutendo. E contro cui le armi da fuoco non possono nulla.

Per evitare il contagio bisogna dunque che ognuno si tenga alla larga da ogni altro; e siccome la popolazione mondiale si sta sempre più concentrando nelle affollatissime metropoli, l’entità del problema diventa enorme. Anche se non è la prima volta nella storia che il genere umano viene afflitto da un’epidemia, quello a cui stiamo assistendo oggi non ha precedenti e sicuramente verrà ricordato nei libri di storia. Per noi che abbiamo la fortuna di risiedere in Germania le cose non vanno (ancora?) così male, anche perché le autorità tedesche sembrano aver meglio la situazione in pugno. Ma anche qui si rivelano inciampi ed impicci che in buona parte si generano dalla costituzione federale che assegna la sanità pubblica come competenza ai Länder, ed alle rivalità fra di essi. Il governo centrale ha emesso una serie di direttiva che però devono venire messe in atto dai governi dei vari Länder.

La misura più facile da eseguire che le autorità federali raccomandano alla popolazione, è di lavarsi spesso le mani, perché inconsciamente siamo abituati a portarcele a contatto con le mucose facciali che fungono da ingresso del virus nel nostro corpo. Altri provvedimenti hanno suscitato invece varie critiche, perché di fatto sospendono libertà civiche garantite dalla costituzione, come la libertà di movimento e di riunione, il che, fanno notare molti Bürgerrechtler, è molto inquietante. Non solo le riunioni pubbliche sono proibite, ma anche quelle dentro la sfera privata, e questo significa un’altra grave violazione dei diritti costituzionali. E si può trovare sempre qualche vicino antipatico pronto a denunciarti. Le rigide restrizioni valgono non solo nei ristoranti e nei teatri, nei concerti, nelle manifestazioni sportive di ogni tipo, ma anche nelle riunioni religiose. Se le Chiese Cristiane hanno accettato questa limitazione temporanea della libertà di religione per non prendersi la responsabilità di mettere a rischio la salute pubblica, sembra però che le comunità musulmane si siano mostrate meno disposte a compromessi con la realtà. A noi viene da ricordare la descrizione della peste a Milano nei „Promessi Sposi“ del Manzoni, cattolico credente, in cui si narra come il contagio sia stato inconsapevolmente favorito proprio dalle autorità religiose, che al primo apparire della peste organizzarono una solenne processione di intercessione durante la quale tutto il popolo meneghino si strinse attorno all’immagine della sua Madunnina; dopodiché l’epidemia esplose al massimo. Ma il cardinale Borromeo non aveva le cognizioni della medicina moderna.

Ora spetta alle autorità locali di vigilare sull’adempimento delle misure anticontagio; e già Amburgo, la Baviera, il Brandenburgo, la Sassonia e il Mecklenburg-Prepomerania hanno annunciato un catalogo completo di multe salate per le infrazioni. Possiamo averne già un’idea dal catalogo pubblicato dal Nordreno-Westfalia, che prevede una multa di 4.000 € per ogni ristorante che continui a restare aperto, che sale a 5.000 € per ogni bar, discoteca o fitness-studio. Chi va in giro in gruppi di più di 2 persone, si becca una multa di 200 € a testa. Chiunque non si attenga a una distanza minima di un metro e mezzo anche durante i funerali è passibile di una sanzione di 200 €, mentre i picnic e le grigliate all’aperto vengono sanzionate con 250 € a testa. In caso di recidività la pena pecuniaria può venire innalzata fino a 250.000 €, ed arrivare all’arresto ed alla pena detentiva. Questo sembra sia successo a Monaco di Baviera, dove un uomo di 33 anni, con evidente vocazione

di untore, è stato colto in flagrante mentre leccava le maniglie della metropolitana e le tastiere dei dispensatori di biglietti. Mentre a Passau un uomo di 49 anni avrebbe addirittura estratto la pistola per minacciare una famigliola a non passargli accanto a meno del prescritto metro e mezzo. La miglior tattica per affrontare questo periodo di insicurezza è di prenderlo per i lati buoni che esso presenta: in quante famiglie costrette a restare chiuse dentro casa, finalmente i genitori avranno tanto tempo da dedicare ai loro figli e approfondire i rapporti con loro. E poi oggi è diventato così facile comunicare a distanza

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