Foto di ©Icc Amburgo

Nell’Ambito della Triennale della Fotografia di Amburgo si è aperta il 20 maggio la mostra “Formafantasma: Seeing the Wood for the Trees”, visitabile fino al 31 luglio. Lo annuncia l’Istituto italiano di Cultura di Amburgo sul suo sito.

Il legno non è semplicemente fibra morta. In ogni albero è riportato un pezzo di storia del clima terrestre. Gli alberi registrano ogni cambiamento ambientale, non importa quanto piccolo sia, e memorizzano ciò che l’uomo fa sulla terra, si legge.

Ma da quando abbiamo dichiarato la foresta una merce, abbiamo trascurato il fatto che gli alberi non solo forniscono combustibile e materiale da costruzione, ma costituiscono la base essenziale della nostra atmosfera.

La mostra “Seeing the Wood for the Trees” alla Kunsthaus Hamburg mostra tre parti dell’ampio progetto di ricerca “Cambio” del duo italiano di design Formafantasma (Andrea Trimarchi e Simone Farresin).

Sotto forma di saggi di immagini a collage cinematografico, essi tracciano lo sviluppo e la regolamentazione dell’industria globale del legname emersa nel XIX secolo, soprattutto nelle regioni colonizzate.

La rappresentazione della natura come materia prima e merce di scambio così come il rapporto dell’uomo con il suo habitat ecologico viene raffigurato in questi spazi con fotografie storiche, scientifiche e documentaristiche, con frammenti di film e testi.

Programma laterale

Presentazione del libro “The Town” 2 giugno 2022, alle ore 18:00 Stefan Canham (fotografo). Colloquio con gli artisti: Formafantasma 3 giugno 2022, 18:00 (online via Zoom) Moderazione: Tulga Beyerle (Direttrice del Museo Kunst und Gewerbe di Amburgo). Conferenza: The Mediated Plant 3 giugno 2022, 19:30 Teresa Castro (Professoressa associata, Studi cinematografici, Université Sorbonne Nouvelle). Conferenza: La salvaguardia della foresta e la lunga influenza delle colonizzazioni 23 giugno 2022, ore 19 Jutta Kill (biologa)

La comprensione della natura come materia prima e merce, così come il rapporto dell’uomo con il suo habitat ecologico, è qui illuminata nello specchio di fotografie storiche, scientifiche e documentarie, brani di film e fonti di testo.

I due saggi cinematografici Cambio 2020 e Seeing the Wood for the Trees, 2020, che danno il titolo alla mostra, chiariscono quale ruolo svolgono le normative e le autorità internazionali nel controllo dell’industria del legno e quale significato hanno per la crisi climatica globale.

I lavori esplorano la questione di come una comprensione più ampia della materialità possa portare a un’affermazione di design sostenibile e influenzare il nostro rapporto con l’ambiente. I film tracciano una linea di demarcazione dalle proprietà naturali del legno alle sue implicazioni astratte ma onnipresenti di sfruttamento, colonialismo e cultura del consumo.

Un ulteriore film (Quercus, 2020) realizzato prettamente con tecnologia laser è stato realizzato in collaborazione con il filosofo Emanuele Coccia. Dal punto di vista della foresta, usa la sua narrativa filosofica per mettere in discussione il senso umano di superiorità e descrive piuttosto quanto sia diversa la dipendenza dell’uomo stesso dagli alberi.

Lo scanner laser utilizzato per creare il materiale visivo di quest’opera era originariamente utilizzato per la cartografia e l’archeologia, ma recentemente è stato utilizzato anche per lo sgombero selettivo nell’industria del legno. Il film immerge lo spettatore in un’installazione audiovisiva nel mondo delle piante.

Formafantasma è uno studio di design guidato dalla ricerca che esamina i fattori ambientali, storici, politici e sociali che plasmano il design oggi. Sia per i lavori su commissione che per i progetti auto-iniziati, la sua attenzione è rivolta alla ricerca del contesto, al processo e al dettaglio. Sviluppano concetti di design, prodotti e strategie.

Da quando lo studio è stato fondato nel 2009, gli italiani Andrea Trimarchi e Simone Farres hanno sentito un senso di responsabilità e hanno perseguito un approccio olistico al design thinking. Vendite e ulteriori informazioni su hamburg-tourism.de/triennale.

Lascia una risposta

Please enter your comment!
Please enter your name here