Ristampato il libro “Io odio i Talent show” del giornalista Mario Luzzatto Fegiz, autorevole firma del Corriere della Sera

Il lavoro letterario, realizzato per la prima volta nel 2011, in parte riprende lo show nella commedia musicale scritta con Giulio Nannini e Maurizio Colombi, che ne ha anche la regia. Il Corriere d’Italia incontra lo stimatissimo collega critico musicale, autore d’innumerevoli saggi e libri, che ci spiega l’importanza di leggere questo suo nuovo capolavoro letterario, come il motivo per seguire lo spettacolo.

“Io odio i Talent show è figlio dell’omonimo spettacolo teatrale, che racconta ciò che sarebbe meglio tacere. Tutto è nato da una telefonata di Maria De Filippi, che stava realizzando il disco decennale di Amici e in proposito mi chiese di fargli le note di copertina, ci dice ai nostri microfoni Mario Luzzatto Fegiz. Io subito le dissi: dai Maria… non puoi chiedermi questo, tu sai che io odio i talent show! Beh, rispose lei, è un buon inizio. Da qui è nato il monologo di oggi. Questo libro è tratto dallo spettacolo e non viceversa. È una raccolta di picchi emotivi della mia carriera, quindi non è un saggio e nemmeno un libro leggero che si legge in un pomeriggio. Dentro c’è di tutto, dal processo agli autori, cantautori, le radio private, disordini ai concerti rock, ad un mio incontro piccante con una fan di Gianna Nannini. Parla del decalogo di Celentano, del fantasma di Luigi Tenco che si aggira sul festival di Sanremo, con i suoi retroscena e la tragedia con i tanti misteri che lo avvolgono, ecc.. Sono stato ispirato nel fare ambo le cose, sia teatrali sia letterarie, per il semplice fatto che: per fare il giornalista devi essere obiettivo e onesto, mentre in teatro, puoi mentire”.

Questo libro fa da programma di sala dello spettacolo, per questo presentare quest’opera letteraria e teatrale anche in Germania e comunque all’estero, è un’altra delle grandi ambizioni di Fegiz Mario Luzzatto. “Generalmente gli italiani all’estero sanno di musica italiana più degli italiani in Italia, termina lo storico giornalista critico. Per questo qualora io venga da voi, v’inviterò a venire numerosi, così avrete anche il libro. Entrambi costruiscono tutta la storia di un critico musicale e che parla di tantissime cose”.

“Io odio i Talent show…perché mi hanno derubato nel mio mestiere di critico, spalmandolo su giurie popolari, su sms, mail, televoti e voi… voi con i vostri sms mi avete fatto le scarpe!” “Ecco, questo critico è furibondo, delira e ricorda. Chi legge questo mio libro e vede questo spettacolo, ne esce contento, pertanto ve lo consiglio. La trama teatrale è una commedia divisa in due atti, la prima di cinquanta minuti e la seconda di trentacinque. Naturalmente sono accompagnato in questa scena da vari musicisti e tre chitarristi. Il libro contiene delle cose che sui giornali non sono mai uscite, come altrettanto delle cose che non si possono fare teatro. Forse il titolo scoraggia, perché la parola adesso non è bella come titolo, ma ormai era venuta così. Grazie per l’attenzione che mi avete dedicato”.

Il Reportage televisivo redatto da TeleVideoItalia.de in collaborazione con la SDA FotoVideo Production sono visibili al sito ufficiale di televideoitalia.net e corriereditalia.de

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