Il governo di Roma ha finalmente preso atto dell’importanza del tesoro agroalimentare che l’Italia possiede dando vita alla prima edizione della “Settimana della Cucina Italiana nel Mondo”

Svoltasi in 105 Paesi dal 21 al 27 novembre la “Settimana della Cucina Italiana” si propone la promozione e la difesa del made in Italy all’estero attuando le decisioni prese all’Expo di Milano 2015. Queste sono le più importanti iniziative: far conoscere le produzioni agroalimentari e vitivinicole italiane con particolare riferimento ai prodotti di qualità certificata; diffondere l’eccezionalità della Dieta Mediterranea; presentare la struttura formativa del personale che opera nel settore enogastronomico; rafforzare la presenza all’estero della ristorazione italiana e sostenere la sua offerta di qualità. Infine, promuovere i “percorsi del gusto” per i turisti stranieri che decidono di trascorrere le loro ferie in Italia.

È stata una settimana che ha aperto una finestra sul meglio della cultura agroalimentare e enogastronomica e che è stata presentata nel corso d’innumerevoli eventi coordinati dalla rete dei Consolati e degli Istituti italiani di Cultura sparsi in tutto il mondo. Non s’era mai vista prima un’Italia così, capace di coordinare i progetti di promozione e di comunicazione di un settore di così vitale importanza per un Paese come il nostro. Un settore che ha visto i suoi protagonisti unire per la prima volta le loro forze e presentarsi in squadra su tutti i più grandi e importanti mercati mondiali. La prima Settimana della Cucina Italiana è nata dal “Food Act”, il patto firmato in occasione della Expo Milano 2015 tra le istituzioni e il mondo della cucina di qualità, un progetto con il quale il governo si è impegnato a tutelare chef e produttori con l’obiettivo di difendere la qualità italiana a tavola e l’integrità della nostra produzione agroalimentare ed enologica.

Questa “Settimana della Cucina Italiana” che ha raccolto ovunque molti calorosi consensi è soltanto la prima di Settimane attraverso le quali in futuro i Ministeri degli Esteri e delle Politiche Agricole si propongono di internazionalizzare ulteriormente la cucina italiana e il made in Italy nei suoi migliori aspetti. Esse si propongono, inoltre, di difendere l’integrità e la qualità della nostra produzione alimentare nel mondo considerando che ormai i prodotti tipici italiani vengono senza ritegno alcuno imitati con un danno che non è soltanto di immagine ma anche economico.

Ormai si è arrivati al punto che il giro d’affari del “italian sounding” – come si definiscono i prodotti apparentemente italiani ma che italiani non sono – si aggira attorno ai 60 miliardi di euro all’anno, tendenza in aumento. Sono miliardi, e inutile nasconderlo, che vengono a mancare nella nostra bilancia commerciale con l’estero. Tra i 1300 eventi svoltisi in tutto il mondo il “Corriere d’Italia” ha avuto modo di essere presente in due delle tre manifestazioni svoltesi a Colonia. La prima si è svolta nella sede del locale Istituto di Cultura italiana diretto dal dottor Lucio Izzo e dove la Metro Cash & Carry ha allestito una mostra sulle specialità gastronomiche italiane importate dall’Italia.

Il METRO Group, fondato nel 1962 e attualmente attivo in 33 Paesi, è uno dei più importanti gruppi internazionali di commercio con sede centrale a Düsselorf. Ha circa 300mila dipendenti, di cui 110mila in Germania e negli ultimi anni è divenuto un partner molto importante per tutti quei ristoranti italiani che giornalmente sui loro tavoli servono le richieste specialità gastronomiche del Belpaese. Il catalogo delle importazioni Metro dall’Italia comprende oltre 700 prodotti originali italiani in grado di soddisfare la richiesta anche dei più esigenti palati, a partire dagli antipasti, dai prosciutti di Parma, alle più svariate qualità di pasta, ai ricchi assortimenti di carni e pesci fino alla frutta e alla verdura di stagione.

L’attività delle migliaia di ristoranti italiani che a partire dagli anni Sessanta si sono stabiliti in Germania non è più pensabile senza il supporto delle importazioni della METRO Cash & Carry che ultimamente ha avviato una campagna pubblicitaria “Viva Italia” la quale si rivolge in particolare alla gastronomia gestita da imprenditori italiani ma anche a quella che ultimamente ha deciso di dare la sua preferenza alle specialità della cucina italiana come è il caso dei due grandi gruppi tedeschi della ristorazione, Vapiano e L’Osteria. Il primo, il Vapiano, è stato fondato nel 2002 e attualmente ha 175 ristoranti selfservice in 31 Paesi, di cui 74 in Germania dove il prossimo anno verrà quotato alla Borsa di Francoforte. Il gruppo L’Osteria, invece, è nato nel 2009, ha 33 ristoranti in Germania e 20 in Austria, di cui cinque a Vienna.

La seconda manifestazione nel quadro della “Settimana della Cucina Italiana nel Mondo” si è svolta al “Rotonda Business Club” su organizzazione del Consolato, dell’Istituto italiano di Cultura di Colonia insieme con l’Ufficio centrale dell’ente per il Turismo ENIT. Dopo la proiezione di un filmato su Matera, capitale della cultura europea 2019, sono stati offerti una serie di assaggi della cucina della Basilicata. Il terzo evento, infine, si è svolto nel ristorante “Rosati” dove si è riunita la delegazione dell’Accademia della Cucina Italiana di Colonia nell’ambito degli eventi promossi dalle delegazioni estere dell’Accademia.

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