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Con la disputa degli spareggi per retrocessione / promozione e con le finali di EuropaLeague e Champions League si conclude la travagliata stagione 2020/21.

Come in tutto il mondo cosi in Germania l’attività calcistica è stata limitata alle categorie “professionisti”.

La pandemia ha concesso qualche spiraglio al pubblico solo in alcuni stadi fra cui al Dortmund 21.100 spettatori in tre gare (capienza 81.365 posti) e allo Schalke soltanto 300.

L’assenza dei tifosi negli stadi ha causato oltre un miliardo di euro di mancati introiti. Ciò ha significato: tagli di stipendi ai giocatori e a tutto il personale che opera presso le sedi sociali dei club e intorno alle partite in casa e fuori: sicurezza, gastronomia, articoli sportivi.

Tranne alcune società come il Bayern, Lipsia, Hoffenheim, Wolfsburg e Leverkusen che sono riuscite a pagare regolarmente gli stipendi ai dipendenti, le altre hanno optato per il Kurzarbeit (la cassa integrazione guadagni).

Lo Stoccarda, per esempio, ha accumulato un buco di 75 milioni di euro. Simile la situazione di molte altre società.

Ma, mentre si parla di perdite causate da mancati introiti, si appongono in molti nuovi contratti cifre da capogiro per allenatori e giocatori.

Se Antonio Conte, che ha portato a Milano lo scudetto, ha chiesto ma non ottenuto dall’Inter 13 milioni e mezzo di euro, Julian Nagelsmann (Lipsia), che ha appena 33 anni, ha invece chiesto ed ottenuto un ingaggio di 25 milioni di euro dal Bayern di Monaco, passando così in vetta alla classifica degli allenatori più pagati al mondo.

Avendo debuttato ad appena 28 anni alla guida dell’Hoffenheim (portandola anche in Europa), prima ha attirato su di sé l’attenzione del Lipsia che gli ha offerto un contratto di dieci milioni a stagione più altri benefit derivanti dalla pubblicità e sponsor ed ora del grande Bayern.

Fortunatamente pare che il Bayern di Rummenigge che già il prossimo 30 giugno passerà lo scettro ad Oliver Kahn non abbia problemi di liquidità. È il Club tedesco per eccellenza più ricco, più amato e più odiato della Germania, perché vince ininterrottamente da 9 anni lo Schale (il piatto d’argento). Detiene numerosi primati nazionali ed internazionali e dispone di un capitale sociale di oltre 1 miliardo di euro. Ha una rosa di giocatori di eccezionali qualità, invidiata da mezzo mondo grazie ad uno scouting e ad una Scuola calcio di altissima professionalità. Uno dei pilastri di questo meticoloso lavoro di formazione calcistica è Hermann Gerland che per quasi 4 decenni ha lavorato sodo nel settore giovanile. Purtroppo ha deciso di lasciare all’età di 66 anni. La scelta del nuovo tecnico Nagelsmann quindi non è casuale. Proiettare e progettare il futuro con un ricambio generazionale sia gestionale che tecnico.

Le altalenanti prestazioni del Mönchengladbach, Leverkusen, Magonza, Francoforte, Dortmund, Augsburg, Brema, Schalke e Colonia hanno inevitabilmente provocato una girandola di cambio di allenatori durante e verso la fine di questa 58a stagione di Prima Bundesliga.

Le uniche società, che, nonostante qualche sbandata, hanno confermato la fiducia ai propri tecnici, sono: il Friburgo a Christian Streich, l’Hoffenheim a Sebastian Höneß, l’Union Berlino allo svizzero Urs Fischer, l’Arminia Bielefeld a Frank Kramer e lo Stoccarda all’italo-americano Rino Matarazzo.

DFB Pokal

La 69a Edizione della Coppa Germania (dal dopo guerra) se l’è aggiudicata il Borussia Dortmund (5° trofeo).

Capocannoniere

Il miglior giocatore dell’anno è risultato il bomber del Bayern di Monaco Robert Lewandowski che ha messo a segno ben 41 reti infrangendo così il record dei 40 gol siglati dal leggendario monacense Gerd Müller.

Qualificazioni per l’Europa

Si sono qualificate per la Champions League: Bayern Monaco, Lipsia, Borussia Dortmund ed Eintracht Francoforte.

Conference League – Union Berlino.

Retrocessioni – Werder Brema e Schalke04.

Salvo il Colonia grazie al 5 – 1 inferto al Kiel nella gara di ritorno dello spareggio. A questa difficilissima operazione di salvataggio ha contribuito il 66enne Friedhelm Funkel, chiamato nelle ultime gare a sostituire lo sfortunato Gisdol.

Promozioni

Salgono in 1. Bundesliga: Bochum ed il Greuther Fürth.

Addii

Fra lo stuolo di giocatori, che cambiano casacca, spicca Alaba che dal Bayern passa al Real Madrid.

Ancora incerte sono le destinazioni di Tiago, J. Boateng (Roma o Lazio) e J. Martinez.

Appende invece le scarpette al chiodo Sami Khedira, ex Stoccarda, ex-nazionale tedesco, ex Real Madrid, ex Juventus ed ormai anche ex Hertha Berlino.

Allenatori che lasciano la panchina per nuove sfide

Marco Rose (44) lascia il Mönchengladbach e passa al Borussia Dortmund.

Oliver Glasner lascia il Wolfsburg per meta ancora incerta.

Adolf Hütter lascia l’Eintracht Francoforte per il Borussia Mönchengladbach, mentre Hansi Flick lascia il Bayern per succedere a Jögi Löw alla guida della Deutsche Elf.

Girano le spalle alle panchine: il 66enne Friedhelm Funkel, salvatore del Colonia ed Hermann Gerland, eccezionale braccio destro di tutti gli allenatori passati alla guida della panchina del Bayern Monaco nei trascorsi 4 decenni.

Il sipario sulla stagione 2020/21 è appena calato. Per cui dietro le quinte si sta già lavorando alacremente per la prossima stagione.

Coppe europee: Champions ed Europa League

Champions League

La finale di quest’anno è stata tutta inglese. Di fronte si sono incontrate Chelsea e Manchester City.

Grazie all’1-0 siglato al 42’ del primo tempo dal giovane 21enne centrocampista nazionale tedesco, Kai Havertz, è stato il Chelsea del tecnico Thomas Tuchel ad accaparrarsi il prestigioso trofeo delle stagione 2020/21.

Europa League

La 12a edizione dell’Europa League si è disputata il 26 maggio a Danzica, in Polonia, tra gli spagnoli del Villareal e gli inglesi del Manchester United.

L’incontro ha visto la vittoria degli spagnoli che si sono imposti sugli inglesi ai rigori per 11 – 10. I supplementari erano terminati 1 – 1.

Il Villareal si è aggiudicato così il biglietto per la Supercoppa contro il Chelsea e la qualificazione diretta alla fase a gironi della Champions League 21/22.

Europei di calcio 11 giugno – 7 luglio 2021

A differenza delle precedenti edizioni, gli Europei di quest’anno non si svolgono in una sola nazione, ma in 11 paesi diversi .

Allo Stadio Olimpico di Roma si disputerà la partita inaugurale venerdì 11 giugno alle ore 21 fra Italia e Turchia.

Gli azzurri giocheranno in casa tutte e tre le partite della fase a girone. La finale, in programma domenica 11 luglio si disputerà invece al Wembley di Londra.

Si giocherà in altre 9 città: ad Amsterdam (Olanda); a Baku (Azerbaigian); a Budepest (Ungheria), a Bucarest (Romania), a Kopenhagen (Danimarca), a Glasgow (Scozia), a Monaco (Germania) , a San Pietroburgo (Russia) e a Siviglia (Spagna).

Con questa nuova formula la UEFA intende celebrare al meglio i 60 anni del torneo continentale per Nazioni.

Non era mai successo che gli Europei fossero itineranti in 11 paesi diversi.

La pandemia ha reso possibile questa nuova formula. Non hanno inteso partecipare ad ospitare gare per timore di contagi la spagnola Bilbao (cui è subentrata Siviglia) e l’Irlanda.

Tutte le federazioni stanno spingendo per ottenere dai singoli governi le autorizzazioni a fare entrare negli stadi almeno il 25 % dei posti disponibili.

Questi i gironi:

Gruppo A: Italia, Galles, Turchia e Svizzera

Gruppo B: Belgio, Danimarca, Finlandia e Russia

Gruppo C: Austria, Nord Macedonia, Olanda, Ucraina

Gruppo D: Inghilterra, Croazia, Repubblica Ceca, Scozia

Gruppo E: Spagna, Polonia, Slovacchia e Svezia

Gruppo F: Germania, Francia, Portogallo ed Ungheria

Apre il sipario Italia – Turchia. Le altre gare dell’Italia sono: contro la Svizzera mercoledì 16 giugno ore 21 e contro il Galles domenica 20 giugno alle ore 18.

La Germania, che gioca a Monaco, affronta la Francia martedì 15 giugno ore 21, il Portogallo sabato 19 giugno ore 18 e l’Ungheria mercoledí 23 giugno alle ore 21.

Gli ottavi sono in calendario da sabato 26 giugno a martedì 29 giugno.

I quarti di finale verranno giocati il 2 e 3 luglio alle ore 18 e alle ore 21 Le semifinali si terranno il 6 e 7 luglio ore 21. E la finale sarà domenica 11 luglio al Wembley di Londra alle ore 21

Azzurri convocati dal CT Mancini

Risultano esclusi: Cragno, Ferrari, Biraghi, Castrovilli, Grifo (Friburgo), Kean e Raspadori. A fare rumore è stato soprattutto l’esclusione dell’attaccante in prestito al PSG, a cui il CT ha preferito Matteo Politano, autore di una doppietta a San Marino.

Lista degli Azzurri convovati dal CT Roberto Mancini per Euro 2020

Portieri: Donnarumma (Milan), Meret (Napoli), Sirigu (Torino)

Difensori: Acerbi (Lazio), Bastoni (Inter), Bonucci e Chiellini (Juve), Di Lorenzo (Napoli), Emerson Palmieri (Chelsea), Florenzi (PSG), Spinazzola (Roma), Toloi (Atalanta)

Centrocampisti Barella (Inter), Jorginho (Chelsea), Locatelli (Sassuolo), Cristante e Pellegrini (Roma), Sensi (Inter), Verratti (PSG)

Attaccanti Belotti (Torino), Berardi e Raspadori (Sassuolo), Bernardeschi e Chiesa (Juve), Immobile (Lazio), Insigne (Napoli).

Lista dei convocati della Nazionale tedesca

Portieri: Neuer (Monaco), Trapp (Eintr. Francoforte), Leno (Arsenal).

Difensori: Süle (FC Bayern) , Ginter (M‘gladbach), Hummels e Can (Dortmund),

Rüdiger (Chelsea), Gosens (Atalanta), Klostermann e Halstenberg (Lipsia), Koch (Leeds Unites), Günter (Friburgo)

Centrocampisti: Kimmich, il 18enne Musiala, Thomas Müller, Goretzka (Bayern), Gündogan (Manchester), Kroos (Real Madrid), Neuhans (M‘gladbach).

Attaccanti: Havertz e Timo Werner (Chelsea), Hofmann (M‘gladbach),

Sanè, Gnabry e Volland (Bayern).

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