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Le Isole Egadi sono un arcipelago italiano, situate all’estremità della Sicilia, posto a circa 7-8 km da Trapani. Esse sono incastonate in splendide acque cristalline ed ospitano una ricca flora e fauna marina. L’arcipelago è molto frequentato dagli appassionati dello snorkeling, delle immersioni e della vela. Le Isole Egadi vantano oltre alle spiagge e grotte marine anche una ricca vegetazione, dove non mancano piante endemiche con proprietà officinali. Di particolare importanza in questo luogo sono gli uccelli.

Le Isole Egadi sono un arcipelago magico, dove la mano dell´uomo sembra essersi fermata, il panorama, il paesaggio, il mare con le sue acque limpide è caratterizzato di vari colori. Chi ama la montagna, può percorrere sentieri per osservare la natura e scoprire la bellezza del paesaggio, oppure fare giri in barca, visitare giardini ipogei, la scalata a dorso d´asino in cima al monte S. Caterina. Al fine di conservare le bellezze naturali dell´arcipelago, è stata istituita l´Area Marina Protetta delle Isole Egadi, che è la più grande riserva marina.

Le Isole Egadi sono state crocevia di popoli di ogni epoca. I primi insediamenti umani risalgono all´era paleolitica, quando gli uomini appartenenti a piccole tribù attraversarono la striscia di terra che univa Levanzo e Favignana di Sicilia. Questi uomini vivevano nelle grotte e si occupavano di caccia, di pesca e di altri frutti che la terra del luogo offriva. Nelle grotte in cui essi abitavano, si celebravano i riti sacri e seppellivano anche i morti.

Una delle grotte più significative è la “Grotta del Genovese” a Levanzo. Questa grotta – santuario, risale al Paleolitico-Neolitico. Essa ci racconta la storia di tutti gli uomini vissuti lì, e custodisce oggetti di caccia, le prede catturate e tanta pittura. Si dice che con i primi navigatori dall´Oriente, spinti da interessi commerciali, che arrivarono nelle acque delle Isole Egadi furono i Fenici. L’arcipelago consta di tre Isole, Favignana, Levanzo e Marettimo, l’isolotto di Formica e lo scoglio di Maraone.

L’isolotto di Formica trae il suo nome dalla invasione di formiche sugli scogli coperti di una pianta viscosa. Sull’isolotto esiste una vecchia tonnara e un museo che custodisce anfore e un’antica barca, utilizzata per la mattanza (cattura dei tonni). Esiste anche una chiesa, dove i pescatori andavano a pregare. Oggi è sede di una comunità terapeutica per tossicodipendenti, “Mondo X” fondata da padre Eligio. Marettimo si trova un po’ più lontano dalla costa trapanese. È circondato da un mare blu con colori meravigliosi. Maraone è uno scoglio piatto, totalmente disabitato.

Favignana è l’isola più importante dell’arcipelago delle Isole Egadi, definita dal pittore Fiume “la grande farfalla sul mare” per via della particolare conformazione. È un paradiso situato nel cuore del Mediterraneo. Si trova tra Trapani e Marsala. Secondo una leggenda, l’isola di Favignana fu invasa da una colonia Fenicia. Successivamente arrivarono i Cumani, popolazione proveniente dalla Grecia. Proprio a causa di questa invasione si scatenarono numerosi battaglie contro gli Ateniesi che volevano entrare nell’isola siciliana. Per proteggersi il popolo siculo chiamò in aiuto il popolo cartaginese. Dopo la loro sconfitta durante le guerre puniche il territorio fu sgombrato. Così la Sicilia, e tutte le isolette a lei attorno vennero governati dai romani. Sotto la dominazione romana è stato costruito sull’isola di Favignana il primo carcere all’interno della caverna. Dopo centinaia di anni vi fu l’invasione degli Svevi, Angioini, Aragonesi, gli Asburgo, i Savoia ed infine i Borboni. Solamente durante la dominazione dei Borboni le isole di Favignana e Marettimo ricoprirono un ruolo fondamentale soprattutto come prigione del regno. Alla fine dell’800 si ebbero sull’isola le prime costruzioni. Non mancano tuttavia anche attrazioni culturali. Favignana è famosa per le sue cave di tufo pregiato, per le sue tonnare, stabilimenti dove avveniva la lavorazione del tonno che fu oggetto d’innovazione epocale, perché dallo stivaggio sotto sale in barile di legno si passò alla conservazione sott’olio e all’inscatolamento, in modo da renderlo più facilmente trasportabile. Cosi a Favignana ebbe inizio la rivoluzione del tonno e dell’industria conserviera.

Tutti gli abitanti beneficiarono grazie alla famiglia Florio (proprietari). Oggi lo stabilimento non è più in funzione ma è visitabile. È divenuto il più grande museo d’Europa. Ed è in questi luoghi che si svolgono attività più importanti, mostre ed eventi dedicate all’arte, oltre alla proiezione di film storici. È sede di un’esposizione di reperti storici ritrovati nel mare intorno alle isole..

Nelle Egadi ogni piatto è un pezzo di storia. Le pietanze caratteristiche delle Egadi sono il cuscus, il tonno marinato, il pesce spada arrostito. Signore dei fornelli è il tonno, la cui pesca ha origine antica. Innumerevoli sono le preparazioni: tonno a carpaccio, al ragù, a forno e a polpette. Ma il vero capolavoro si chiama frascàtole, palline di semola di cuscus, annaffiate con un delizioso brodo di aragosta e poi naturalmente le pastasciutte: con ragù di grongo, con il ragù di polpo ecc.

Una ricetta da provare è il Carpaccio di tonno alle erbe

Ingredienti per 4 persone:

400 g. di tonno fresco a fettine molto sottile, 1 tazza di succo di limone, 1 ciuffo di prezzemolo, 1 ciuffo di menta, 1 ciuffo di timo, 2 foglie di salvia, 1 ciuffo di basilico, uno spicchio di aglio, 1 cucchiaio di capperi, origano, olio sale e pepe.

Preparazione

Battere leggermente le fettine di tonno, mettendole tra due fogli di carta da forno, poi, disporle in un solo strato su un vassoio. Condire il pesce con il sale, irrorarlo con il succo di limone filtrato e lasciare marinare per circa 4 ore, in un luogo fresco. Tritare molto finemente le erbe con l’aglio e i capperi ed emulsionare il composto con l’olio, una presa di sale e una spolverata di pepe. Sgocciolare il pesce e trasferirlo in un piatto da portata; irrorarlo con il condimento preparato e fate insaporire per una decina di minuti, prima di servire.

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