Nella foto: Pressekonferenz zum Abschluss der ersten Synodalversammlung des Synodalen Weges am 1. Februar 2020 im Haus am Dom, Frankfurt am Main © Synodaler Weg/Malzkorn

di Paola Colombo

Uomini, donne, religiosi e laici insieme nella prima assemblea del „Synodaler Weg“ per riformare la Chiesa cattolica tedesca

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“Lo scandalo degli abusi sessuali è quello che ha fatto traboccare il vaso nel quale si sono accumulati rabbia e delusione per riforme che non si sono mai affrontate dalla fine degli anni Settanta”, così ha affermato Thomas Sternberg, presidente del Synodaler Weg e del ZdK, il Comitato centrale dei cattolici, in apertura dell’assemblea plenaria che si è svolta a Francoforte dal 30 gennaio al primo febbraio.

Il Synodaler Weg è un processo di rinnovamento della Chiesa cattolica tedesca che vede per la prima volta coinvolti anche i laici ed è nato in risposta alla crisi di credibilità che sta attraversando la chiesa dopo lo scandalo degli abusi sessuali svelato dieci anni fa.

Speranza e scetticismo convivono nei 230 delegati dell’assemblea, composta da clero e laici, in rappresentanza delle varie realtà del mondo cattolico tedesco. Fra loro anche una giovane italiana, Isabella Vergata, ottimista sul processo di riforma.

I delegati hanno parlato liberamente senza gerarchia né tabu di celibato dei preti, di morale sessuale, del ruolo delle donne e del potere del clero. Su questi temi hanno costituito altrettanti gruppi di lavoro i quali nei prossimi due anni dovranno produrre documenti che neanche il Vaticano potrà ignorare. Le prime delibere si potranno avere già nella prossima assemblea del 2 settembre.

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