Nella foto da sx: Dr. Jörg Terheyden, Emanuele Mascolo, p. Tobia Bassanelli, Licia Linardi, nel 2018

Il 25 gennaio è deceduto il nostro carissimo collaboratore Emanuele Mascolo

Non è facile trovare le parole giuste per esprimere la nostra tristezza appena siamo venuti a conoscenza della scomparsa del nostro collaboratore Emanuele Mascolo.

La storia di Emanuele Mascolo, giornalista e collaboratore del Corriere d’Italia, ebbe inizio nel 1962 quando arrivò a Bocholt.

Fin dal suo arrivo in Germania, Mascolo fu sensibile ai problemi degli italiani e iniziò subito ad essere attivo nel campo sociale aiutando così molte famiglie italiane. L’impegno del suo volontariato aumentò specialmente quando per l’emigrazione italiana in Germania si aprì il varco del ricongiungimento delle famiglie, questo grazie all’industria tedesca che fu in grado di cambiare l’iniziale contratto di lavoro di un anno in un lavoro stabile.

Il suo interesse per l’emigrazione italiana è stato molto grande, tale che nel 1968 per dare agli italiani della zona un centro di incontro, decise di fondare l’associazione Italia-Club Brüderlichkeit, occupandosi in prima persona delle problematiche dei cittadini italiani.

Nel settembre del 1968, con la rubrica “Come risparmiare sull’affitto” Emanuele iniziò la sua corrispondenza con il nostro giornale. L’allora capo redattore Enzo Piergianni, vista la qualità della corrispondenza, nomina ufficialmente Emanuele Mascolo, corrispondente del Corriere d’Italia non solo per la zona di provenienza, ma per tutta la Germania. “Il tema che ho sempre preferito trattare era ed è quello sociale. Il mio lavoro è iniziato negli anni 63/64 quando si presentò l’opportunità di far ricongiungere le famiglie italiane. Allora non esisteva l’informazione di oggi”, ci raccontò Mascolo in una intervista.

Per il suo operato nel sociale Emanuele è stato decorato con varie onorificenze sia da parte dello Stato italiano: Cavaliere della Repubblica Italiana, Commendatore della Repubblica Italiana, Grande ufficiale della Repubblica italiana; sia da parte dello Stato tedesco con la “Verdienstkreuz am Bande der Bundesrepublik Deutschland” (Croce al merito della Repubblica tedesca).

Anche noi del Corriere d’Italia, nel 2018, per rendere omaggio al suo 50° anno di collaborazione, andammo a trovarlo direttamente a Bocholt e nella redazione del Bocholter-Borkener Volksblatt l’editore del Corriere d’Italia, padre Tobia Bassanelli in presenza dell’editore del BBV, Dr. Jörg Terheyden e in mia presenza, consegnammo ad Emanuele Mascolo il titolo di Grande Benemerito del Corriere d’Italia per i suoi 50 anni di preziosa collaborazione.

Grazie Emanuele per il lavoro che hai svolto, tu sei stato un esempio di dedizione al lavoro, un esempio di umanità verso coloro che ne avevano bisogno, un grande amico ma soprattutto una persona che nella sua semplicità è riuscito a lasciare un bellissimo ricordo ed un grande vuoto.

Alla moglie, ai figli, ai nipoti e ai parenti vanno le nostre più sentite condoglianze.

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