Foto di ©Harald Dona auf Pixabay

Difficile trovare una città al mondo dove non ci sia un ristorante italiano. La scelta degli ingredienti, il rispetto per la tradizione accompagnato dal nostro desiderio innato di provare sempre qualcosa di nuovo, la cura nel servizio, l’idea che sedersi a tavola significhi stare bene: tutti questi sono elementi che hanno reso la cucina italiana celebre nel mondo. Da queste premesse rinasce più motivata l’Associazione Cuochi Italiani in Germania che continua a promuovere e valorizzare la tradizione italiana in questa nazione attraverso una serie di iniziative di riconoscimento della qualità che la contraddistingue, per mezzo dei suoi associati: i ristoratori italiani. Ecco allora che una rete di locali di fiducia, dove prodotti, ingredienti, ricette e competenza sono il frutto di una sapienza culinaria autenticamente italiana, ma che purtroppo in questo tempo soffre unitamente a parte della sua filiera, in particolar modo parte di negozi/supermercati di prodotti italiani, per questa “malefica pandemia”.

Amburgo, sin dal marzo 2020, ha subito la chiusura di ristoranti sia individuali che nei centri commerciali, per poi essere riaperti e poi richiusi. Infatti, nel periodo primaverile ed estivo tutti i ristoranti dotati in modo particolare di terrazza, hanno potuto operare con idoneo distanziamento e diverse limitazioni di numero; ma vero è che, l’estate e la libertà delle vacanze ha portato anche la crescita del contagio. Alla successiva chiusura, immediatamente, molti si sono organizzati con la “delivery”, oppure vendita da asporto, oppure vendita on-line, per non abbandonare i propri clienti. Purtroppo, sono stati vietati tutti gli eventi culinari quali matrimoni, battesimi e ricorrenze varie. Certo è che però determinate vendite degli alimenti è cresciuta nei supermercati in maniera smisurata. Di questo ne hanno usufruito anche i negozi a vendita prettamente di prodotti italiani, seppur con un calo da parte dei più piccoli, questo non c’è stato nei confronti dei “grandi mercati” come ad esempio Andronco, che è un punto di riferimento per il Mady in Italy ad Amburgo e nel Centro Nord della Germania.

Bisogna anche dire che con le misure di finanziamento molti dei nostri ristoratori hanno potuto resistere alle perdite dovute alle chiusure, come ci hanno raccontato, potendo pagare gli affitti dei locali, perché pochi sono i ristoratori proprietari anche delle “mura”, ma l’altra faccia della medaglia ha visto, purtroppo, anche tanti ragazzi finire in Cassa Integrazione e questo è un grandissimo problema per il settore ristorazione.

“Tutti noi stiamo ancora imparando a gestire la difficile situazione che si è presentata con il Corona virus. Fortunatamente, ci sono tanti piccoli modi con cui si possono mantenere le proprie abitudini e godere delle piccole cose, come un buon pranzo o una buona cena. Nessuno di noi un anno fa si sarebbe aspettato di vivere tutto ciò per questa pandemia globale”; questo è quanto ci hanno detto molti dei ristoratori da noi contattati o visitati. Se è pur vero che in questi tempi difficili, molti governi europei hanno deciso di adattare delle misure precauzionali, necessarie per la sicurezza di tutti e per aiutarci a superare questo periodo nel miglior modo possibile, è anche pur vero che la categoria della “gastronomia” è stata quella maggiormente penalizzata, ma in ogni caso rimane l’opportunità di offrire comunque dei servizi e di tenere le loro cucine aperte per offrire il loro menù e per poter godere dei loro favolosi piatti ovunque e nella comodità e nella sicurezza della propria casa. Vi aspetta del cibo delizioso, a solo qualche squillo di distanza! Chiamate e gustate!

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