Foto: Mare. Foto di ©L.L.

Le vacanze o le ferie sono un tempo molto importante per rigenerare le energie psico-fisiche-spirituali. Alcuni giorni fa un tecnico specializzato, alla mia richiesta di aiuto per un problema di connessione del computer, mi ha suggerito di staccare la spina e dopo qualche minuto riattaccarla! Diagnosi: il router aveva bisogno di rigenerarsi.

Ecco un primo passo da fare per vivere bene le ferie: staccare la spina per rigenerarsi! Ma “non basta ‘staccare la spina’ – dice papa Francesco – occorre riposare davvero. Per farlo, bisogna ritornare al cuore delle cose: fermarsi, stare in silenzio, pregare, per non passare dalle corse del lavoro a quelle delle ferie“. Significa mollare, lasciare tutto, non solo fisicamente ma anche col pensiero, per riacquistare forza e vitalità. I modi per rigenerarsi, per vivere questo tempo di riposo, sono i più svariati, ognuno conosce ciò che lo aiuta a distendersi e anche le famiglie dovrebbero certamente trovare una modalità comune, ma lasciando spazio anche alle esigenze personali di un adulto, di un giovane, di un bambino che certamente ha bisogno di giocare.

C’è chi si riposa al mare, c’è chi si riposa in montagna, c’è chi preferisce il lago, chi la campagna, chi ama fare delle lunghe passeggiate, chi preferisce dedicarsi alla lettura. Per altri è riposante trascorrere il periodo di ferie con i propri cari con cui la lontananza non permette spesso la gioia dello stare insieme. Altre persone colgono l’occasione per visitare delle città, per fare dei viaggi turistici. L’elenco delle possibilità potrebbe continuare, ma non sarebbe mai completo, proprio perché ognuno ha un corpo e una psiche a cui rispondere.

Con ciò non è tutto fatto, si rischierebbe di considerare solo una parte della nostra persona. E la nostra vita spirituale? Può essa andare in vacanza? Non andare, per esempio, a Messa perché si è in ferie? Se durante l’anno abbiamo coltivato la vita spirituale, partecipando alla vita della comunità cristiana, accostandoci regolarmente ai sacramenti, i giorni di vacanza ci sono dati per approfondire, per conoscere nuove realtà ecclesiali o per condividere la vita della parrocchia di origine, per fare un bel pellegrinaggio – so che varie persone con più o meno km a piedi raggiungono Santiago de Compostela – o per trascorrere alcuni giorni con degli amici che condividono lo stesso cammino spirituale. Anche la lettura di testi spirituali, per esempio la vita dei santi, sarebbe un solido nutrimento per la vita dello spirito.

“Fermiamo la corsa frenetica che detta le nostre agende, impariamo a sostare, a spegnere il telefonino per guardare negli occhi le persone, a coltivare il silenzio, a contemplare la natura, a rigenerarci nel dialogo con Dio” (Papa Francesco, Angelus 18.07.2021). Per usare un’altra immagine legata alla nostra vita quotidiana: pensare alla dimensione spirituale sarebbe come caricare le batterie o fare benzina, per continuare il cammino della vita.

Rigenerati nel corpo, nella psiche, nello spirito riprenderemo l’anno sociale con più slancio, con più gioia, con più forza.

E per chi non potesse affrontare un viaggio, è ancora papa Francesco a confidarci lo stile delle sue vacanze: “Sempre faccio le vacanze, ma nell’habitat: cambio ritmo. Dormo di più, leggo le cose che mi piacciono, sento la musica, prego di più. E questo mi riposa”.

Buone vacanze a tutti!

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