Salve, mi scuso da subito per il disturbo, mi chiamo Fabio Balsamo ho 27 anni e vivo in Italia, sono residente a Sapri nella provincia di Salerno, e per quanto "emigri" nelle varie regioni italiane non riesco a trovare un lavoro stabile e quindi non riesco a costruirmi un futuro. Vi contatto per chiederVi consiglio e semmai un piccolo aiuto, è da tempo che vedo come in Germania ci sia un benessere diffuso, dovuto credo, alle politiche statali e locali che attua la Germania. In poche parole mi sembra che ci sia lavoro, e io a 27 anni vorrei finalmente lavorare in modo continuo e stabile.
Per questo mi chiedevo se Voi potreste aiutarmi ad "emigrare" dandomi qualche contatto con ditte o aziende oppure aiutandomi a muovere i primi passi una volta in Germania, ammetto di non conoscere una parola di tedesco e di non conoscere nessuno che mi possa aiutare, però credo di avere buone capacità lavorative e di adattamento. Non so se Voi possiate aiutarmi ma ho provato comunque a contattarVi e vi allego un curriculum. Vi ringrazio anticipatamente per il tempo che Vi ho rubato. Grazie
La lettera che riportiamo sopra è una delle tante (almeno due o tre alla settimana) che ci arrivano in redazione. È la lettera di un ragazzo che umilmente e drammaticamente chiede quello che la Costituzione della Repubblica dovrebbe garantirgli: lavoro. Non chiede altro! Non pretende, non privilegi, non mazzette sottobanco, non favori.
Chiede ciò che ogni essere umano che vuole vivere dignitosamente dovrebbe naturalmente avere. Noi purtroppo non possiamo offrirgli ciò che egli chiede, ma possiamo fare il nostro mestiere di giornalisti: denunciare ancora una volta il vergognoso, inqualificabile, infame disinteresse di questa classe politica per i giovani. Questa classe politica che ha condannato il Paese al sottosviluppo per difendere i propri privilegi, i propri stipendi astronomici; questa classe politica che ha riempito con le proprie cricche di partito gli uffici degli Ordini professionali, delle Province e dei Comuni.
Questa classe politica infame che nomina ministri le proprie amanti; che ha smangiato l’Italia delle sue risorse migliori e che, in ogni manovra economica che richiede dal Paese lacrime e sangue, riesce a sottrarre sempre le proprie prebende. Questa classe politica, dicevo, dovrebbe essere cacciata a calci. E non mi riferisco soltanto al Bunga Bunga, per il quale siamo conosciuti ormai in tutto il mondo; non mi riferisco soltanto alle 11 donne davanti alla porta berlusconiana, per le quali si ride in tutti i bar del globo; non mi riferisco soltanto ad una politica economica demenziale che sta portando il Paese allo sviluppo zero. Mi riferisco anche ad una rigidità sindacale che si limita a difendere chi il lavoro ce l’ha. Mi riferisco ad una
Opposizione che, quando si tratta di grattare sui privilegi, si presenta con la stessa identica natura della maggioranza (vedi il voto contrario del Pd alla abolizione delle Province). La nostra generazione dovrebbe semplicemente vergognarsi di avere lasciato la generazione seguente senza risorse. Si tratta ezdp-ei nostri figli ma li trattiamo come zenti. Questo è imperdonabile