Finora l’unica Agenzia consolare a essere soppressa è stata quella di Mannheim, che funzionava più di tutte in una zona cruciale all’avanguardia nel mondo da millenni, secoli e nella storia recente. La soppressione è avvenuta bruscamente con l’inganno e senza alcun guadagno alcuno, bensì con perdite devastanti, e in una forma di strozzinaggio, materiale e morale. In Germania a Saarbrücken sono rimasti quattro impiegati sul luogo per alleviare i disagi della popolazione; a Norimberga cinque, a Amburgo anche meglio, ma a Mannheim nemmeno corrispondenti consolari. In Svizzera ci sono una miriade di Ambasciate, Consolati, Agenzie consolari 10 volte più del Baden-Württemberg che è 1/3 più popolato della Svizzera.
A 20 chilometri da Zurigo per esempio c’è l’Agenzia consolare nella cittadina di Wettingen, mentre Moulouse a pochi chilometri da Basilea è stata affidata al Consolato di Metz a 200Km. La zona del Lago di Costanza, anzicchè essere affidata a Stoccarda o Zurigo che si raggiungono con il treno o l’auto in mezz’ora, dipende dal Consolato di Friburgo. Ma qui una mosca diventa un elefante perché ci sono concentrate tutte le cosiddette forze sociali e religiose in massa, come se fosse l’ombelico del mondo e invece ci sono più vacche e pecore, che persone utenti. Tutto è falsificato e rimandato al Ministero, che per noi da decenni è diventato “Mistero”, perché la realtà la dovrebbero conoscere i responsabili locali.
A Mannheim i carcerati vengono abbandonati a se stessi e anche se ci sono nomi italiani di risonanza mondiale. I più colpiti dalla soppressione dell’Agenzia Consolare di Mannheim sono gli emigrati comuni, coloro che dal 1955 al 1967 sono stati venduti per 3 chili di carbone fossile al giorno. Nonostante per legge non debbano pagare le spese per il passaporto, vengono loro addossati altri 34 euro di soprattassa “per l’emergenza se non hanno fatto la prenotazione per e-mail” che non hanno. Il telefono del consolato generale di Stoccarda è volutamente staccato. Io stesso il 10 maggio 2011 sono stato trattato da pezzente – finché non mi ha riconosciuto il dott. Luigi Bartoli che è stato reggente a Mannheim.